Fiorentina-Juve, Morata e il terzo sigillo: al Franchi due da Scudetto e Champions

Lo spagnolo uomo assist per Vlahovic ma vuole tornare al gol per sentirsi decisivo. A Firenze due perle in carriera, pesantissime
Fiorentina-Juve, Morata e il terzo sigillo: al Franchi due da Scudetto e Champions© Getty Images

TORINO - Con quella vocina lì fa sempre un po’ di tenerezza. E quando sostiene dolcemente, come nel post Villarreal, che la squadra "ha ritrovato la compattezza e lo spirito di sacrificio", sottintende che lui lotta per raggiungere lo stesso obiettivo dei compagni. Vincere. Non può dire, invece, che segnare gli farebbe altrettanto bene. Lo pensa, è normale. Ed è ugualmente chiaro quanto Alvaro Morata - mister "tecnica e pulizia di gioco" secondo Allegri - tenga a dare una mano per far svoltare la stagione della Juventus, ma essendo un attaccante non può non avvertire la necessità del gol. Il bisogno di esultare per una sua magia, non solamente per quelle degli altri - Vlahovic e non solo - spesso e volentieri innescati da un assist dello spagnolo. È successo sabato a Empoli in occasione dell’azione sfociata nello scavetto del serbo per il 3-1 bianconero.

L'intesa con Vlahovic

Qualora accadesse il contrario, Alvarito sentitamente ringrazierebbe. Alla Continassa si provano più soluzioni per affinare l’intesa tra i due attaccanti, anche in direzione contraria: non Morata per Vlahovic negli spazi, ma Vlahovic (o lo juventino di turno) per Morata in profondità. Tutto purché il pallone viaggi secondo i giri giusti. Di sicuro l’innesto dell’ex Fiorentina ha fatto benissimo allo spagnolo, dato per partente a gennaio e poi rimasto grazie alla fiducia trasmessa al ragazzo da Allegri, ma anche dalla capacità del tutto “vlahoviciana” di far giocare meglio i compagni rivitalizzandoli [...]

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