Atalanta-Juve, fischia CalVARese: manca il rigore su Vlahovic

La moviola della finale di Coppa Italia: per Maresca una partita dai due volti

La finale di Coppa Italia è una partita dai due volti per Fabio Maresca, che per questa designazione l’aveva spuntata su Guida e Mariani. La sua prestazione gira intorno a un episodio in particolare, del secondo tempo.

Tecnico e disciplinare

Nel primo tempo i ritmi sono blandi e lui se la cava: all’inizio sceglie di non ammonire Pasalic per un intervento sopra le righe ai danni di Nicolussi Caviglia, mentre subito dopo sanziona Hien per un fallo su Chiesa. Il secondo tempo è più nervoso, e il direttore di gara sbaglia sul contatto Hien-Vlahovic nell’area di rigore nerazzurra. Il difensore si disinteressa del pallone e va a contrasto col suo avversario: live sembra che l’unico contatto sia quello alto, ma i replay mostrano anche uno scontro all’altezza del ginocchio, che mette fuori gioco Vlahovic. Poco dopo si accende una mass confrontation. Maresca ammonisce Vlahovic per proteste che sono tuttavia giustificate: Pasalic, già graziato nel primo tempo, aveva commesso un fallo da giallo su Rabiot. Nel finale, intervento falloso di Djimsiti in area su Milik: sarebbe stato calcio di rigore se non fosse stato fuorigioco. Nel finale Allegri perde la pazienza perché Bremer è in area infortunato e Maresca non interviene: l’allenatore urla “Dov’è Rocchi?” dopo essere stato espulso.

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