J Stars in scioltezza, meccanismo perfetto

I bianconeri di Petrucci arriva alle fasi finali tra le favorite, il gruppo di Petrucci può sognare: «Ora possiamo puntare al titolo»

12 vittorie ed un pareggio in 13 gare. Ecco con che biglietto da vista si presenta la J Stars, categoria Giovanissimi, alle fasi finali regionali. Un ruolino di marcia impeccabile maturato nel corso del girone che non ha ancora esaurito tutti gli scontri in programma (restano da disputare ancora tre giornate) ma che ha già incoronato la J Stars, aritmeticamente qualificata alle finali. Un risultato di tutto rispetto figlio della concentrazione e della volontà messa in campo dai bianconeri capaci di uscire vincitori da molte sfide ardue, su tutte quelle col Venaria Reale (anch’esso già alla fase finale) e di pareggiare soltanto una volta in casa della Real Canavese, unica sbavatura di un percorso altrimenti netto. I complimenti sono dunque d’obbligo a tutti i giocatori e, senza ombra di dubbio, anche a mister Petrucci, colui che è stato in grado di tirare egregiamente le fila di questa macchina da vittorie. «Per adesso non abbiamo vinto – esordisce Petrucci – Abbiamo fatto certamente bene nelle partite importanti nel corso dell’annata e senz’altro lo dobbiamo al fatto che siamo riusciti a rigenerare un gruppo che aveva perso alcuni pezzi importanti. Siamo riusciti a bilanciare innesti e ragazzi con potenziale e a farli lavorare per crescere insieme. Fin da subito c’è stata una buon cultura del lavoro e tutti sono determinati, oltre che determinanti, ed hanno voglia di apprendere. Poi la marcia in più della squadra è senz’atro il forte temperamento di ogni giocatore». Ma guardando alle finali Petrucci sa che sarà dura: «Devo dire che non ho ben chiara la idea di come possano essere gli altri gruppi. A parte alcuni come il Chisola, incontrato al di fuori del campionato, e il Venaria che era nel nostro stesso girone, non conosco bene le altre. Ecco, se sono tutte come preparatissime come il Venaria sarà una lotta. Ma diciamo che proprio per il poco che si sa sulle avversarie, l’importante sarà trasferire la mentalità giusta ai ragazzi». E se qualcuno teme un calo di tensione a fine stagione, Petrucci rassicura: «Abbiamo tre partite e anche il Gusella, un torneo importante e che ci permetterà di misurarci con squadre molto forti. Ci sarà spazio anche per chi ha giocato magari un po’ meno nel corso della stagione per arrivare tutti pronti a dare il contributo. Insomma ora che siamo entrati in simbiosi e abbiamo trovato il meccanismo giusto possiamo puntare al titolo, poi alle finali vedremo cosa succederà». 

Daniele La Spina (Habtech)

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