ROMA - «La Juve? Ho deciso di non andare in un altro Paese perché non mi reputo pronto per un'avventura così». Non sa cosa si è perso Julian Draxler. Finito in un vortice di mercato che la scorsa estate lo ha portato a un passo dalla finalista di Champions. Fisico possente, talento cristallino, ma carattere volubile: era in uscita dallo Schalke, lo voleva la Juventus, ha scelto il Wolfsburg. Per la cifra record di 36 milioni.
PREDESTINATO - Nello Schalke 04, nella Ruhr, Draxler ci è cresciuto. Dieci anni nelle giovanili prima del grande salto in Bunde. In totale a Gelsenkichen 166 presenze, 29 gol e 29 assist, prima del passaggio milionario al Wolfsburg nella scorsa estate. Contratto quinquennale e lauto stipendio, ma con le buoni ragioni chi vorrà potrà andare a riprenderselo. Nella testa dei lupi Julian è lì per far dimenticare Kevin De Bruyne, passato al City. L’ultima stagione, però, è stata segnata dagli infortuni, tra cui una lacerazione tendinea parziale che lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde per 150 giorni.
TALENTO DISCONTINUO - Draxler incanta e delude. Ambidestro come pochi, parte spesso dalla sinistra ma sa spaziare su tutto il fronte d'attacco. Julian ha fatto bene, non benissimo, con il Wolfsburg: 22 presenze e 6 gol finora, ma le sue quotazioni sono in crescita. Segni particolari? A 22 anni è già campione del mondo, con la Germania, prossima protagonista anche a Euro 2016.