Torino, progetto Sinisa: la B2 e Kucka

Benassi e Baselli attesi al salto di qualità. Mihajlovic aspetta anche lo slovacco del Milan
Torino, progetto Sinisa: la B2 e Kucka© www.imagephotoagency.it

TORINO - Il centrocampo è argomento sensibile in qualsiasi squadra tanto più per chi, come il collettivo granata, sta andando incontro a una vera e propria rivoluzione copernicana. Le abitudini e le metodologie di lavoro metabolizzate e radicate nell’arco di cinque anni verranno radicalmente espiantate per lasciare posto alle nuove idee e ai progetti di Sinisa Mihajlovic. Serviranno anche acquisti mirati da reperire sia sul mercato che su quello estero. Ma è chiaro che prima di qualsiasi operazione in entrata e in uscita, bisognerà attendere le valutazioni dell’allenatore serbo. Normalmente Mihajlovic è molto bravo a capire in fretta chi può essere utile alla causa e chi meno e quindi i tempi di attesa non saranno lunghi.

 Tra l’altro lo stratega di Vukovar conosce già, anche direttamente, molti dei suoi nuovi giocatori e altri li sta studiando in questi giorni tramite la visione di dvd contenenti le partite del Torino della passata stagione. Per ulteriori approfondimenti e per qualche informazione in più o particolare poi può sempre parlare direttamente con Giampiero Ventura, di cui è amico ormai da anni. Peraltro i due si sono già sentiti... Tornando al centrocampo chiaro che questo settore è forse il più sensibile ai mutamenti originati dal nuovo corso. Già, perché Mihajlovic ai propri centrocampisti chiede praticamente tutto: forza, interdizioni energiche, idee, geometrie, coperture veloci, ripartenze altrettanto rapide. Su di loro poi lavora sempre in maniera più severa durante la settimana e con loro è sempre esigente. Si annunciano tempi duri, insomma, per i giocatori di mezzo granata.

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IN CASA - Attualmente i centrocampisti in organico sono: Afriyie Acquah, Giuseppe Vives, Alessandro Gazzi, Marco Benassi, Daniele Baselli e Joel Obi. Mihajlovic ha una conoscenza diretta di Acquah, sono stati insieme per cinque mesi ai tempi della Samp, e di Obi, quest’ultimo era nelle giovanili nerazzurre quando il serbo era il vice di Roberto Mancini all’Inter. Gazzi pare destinato a partire mentre Vives, perno dello spogliatoio, resterà probabilmente come alternativa ai titolari. Acquah e Obi subiranno un’attenta valutazione mentre i due gioielli, Benassi e Baselli, candidati entrambi a titolari verranno sottoposti a intense sedute di allenamento-apprendimento. D’altronde i due talentuosi giocatori sono in possesso di quelle caratteristiche ideali per il tipo di gioco che Mihajlovic ha in mente di proporre. Il problema, per entrambi, forse, è ancora la personalità. Nella passata stagione hanno offerto un rendimento discontinuo, rendendosi sì protagonisti di ottime prestazioni ma anche di prove deludenti. Devono maturare, insomma, e confermare ciò che di buono finora hanno lasciato solo intravedere. L’ex allenatore del Milan è considerato abile nell’agevolare la crescita deigiovani ma la sua pazienza, è bene ricordarlo, non è infinita. Per questo sia Benassi che Baselli devono iniziare da subito a darci dentro e se riusciranno a seguire le indicazioni del loro tecnico diventeranno presto giocatori importanti, magari utili al nuovo ct che è anche il loro ex allenatore.

SUL MERCATO - A fari ancora abbastanza spenti il Torino si sta muovendo su profili individuati da tempo e che piacciono a Mihajlovic. Juraj Kucka, che il serbo ha voluto con sé al Milan, resta uno degli obiettivi sensibili. Il problema è il costo: per ora il club rossonero, peraltro ancora indeciso se tenersi o vendere lo slovacco, chiede una cifra attorno ai 5 milioni e l’ingaggio del giocatore supera il milione e mezzo di euro a stagione. Un’altra idea concerne Jules Oliver Ntcham, 20 anni, tornato al Manchester City dopo il prestito al Genoa.

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