SAINT-ETIENNE (Francia) - Lewandowski che fatica a trovare la via della gloria personale, Blaszczykowski che si scopre bomber andando a segno per la seconda volta di fila e Shaqiri che apre lo scrigno della meraviglia, ostentando la rovesciata del temporaneo pareggio, mirabolante per tempistica e precisione. Ma è una sfida che si gioca dagli undici metri, decisa dall’errore di Xhaka e dal penalty vincente di Krychowiak. Il risultato finale è di 6-5 per la Polonia, che fa suo uno storico traguardo e aspetta ai quarti una tra Croazia e Portogallo. L’appuntamento è al Velodrome di Marsiglia, giovedì alle 21.
SVIZZERA-POLONIA 5-6 dcr: TABELLINO E STATISTICHE
ANCORA KUBA - La sostanza c’è, la freddezza un po’ meno. Milik, come spesso accaduto in questo Europeo, manca – e con molto clamore – il gol che avrebbe potuto portare la Polonia sull’1-0 già dopo il primo minuto. Il retropassaggio di Djourou a Sommer per un soffio non è intercettato da Lewandowski, poi il pallone incontra il sinistro dell’attaccante dell’Ajax che termina alto. La Svizzera attende e riparte, pareggiando il conto delle occasioni con la girata di Dzemaili. Proprio il centrocampista del Genoa appare come uno dei più positivi e propositivi della prima frazione, soprattutto quando prova la conclusione dal limite (deviata) che spaventa Fabianski. In precedenza era stato Schar a sfiorare la rete del vantaggio. E nel miglior momento degli elvetici, ecco arrivare lo sgambetto della Polonia con il brillante contropiede finalizzato da Blaszczykowski, lasciato colpevolmente libero di battere il portiere avversario.
SHAQIRI DA FAVOLA - È ancora Kuba, in seguito al tentativo di Shaqiri, a recitare il ruolo da protagonista. Al 54’ c’è bisogno dell’intervento di Sommer per negargli i fasti della doppietta. Paura per Lewandowski, finito a terra dolorante per un’entrataccia – con giallo – di Schar e felicità per Embolo, che per volere di Petkovic rileva il posto di Dzemaili e viene accolto dall’ormai noto coro dedicatogli dai suoi sostenitori. Lo splendido calcio piazzato di Rodriguez si ferma sull’altrettanto splendido guantone di Fabianski, che toglie la sfera dall’incrocio dei pali e mantiene il risultato invariato. L’assalto finale della Svizzera continua ed è da applausi, Seferovic sbatte contro la traversa e all’82’ vanno di prepotenza in scena le gesta del folletto: la trionfante sforbiciata di Shaqiri si candida già da adesso a capolavoro di Euro 2016.
STORICO TRAGUARDO - La nazionale di Lichtsteiner, sulle ali dell’entusiasmo, spinge ulteriormente nel corso dei supplementari con la Polonia che si vede costretta a erigere una statua a Fabianski, miracoloso sul colpo di testa di Derdiyok, e una a Pazdan, che disturba l’attaccante svizzero al momento della conclusione. Brividi prima del via dei calci di rigore, Sommer non riesce a chiudere e per poco non viene beffato da Piszczek. Dal dischetto è Krychowiak a regalare lo storico traguardo dei quarti (errore di Xhaka per gli elvetici), la Polonia sfiderà adesso la vincente tra Croazia e Portogallo.
LA SEQUENZA – Lichtsteiner (gol), Lewandowski (gol), Xhaka (sbagliato), Milik (gol), Shaqiri (gol), Glik (gol), Schar (gol), Kuba (gol), Rodriguez (gol), Krychowiak (gol).