PARIGI - Il risultato che nessuno si aspettava e nel modo più inatteso. Il Portogallo è campione d'Europa e festeggia nella notte di Parigi dopo aver piegato 1-0 i padroni di casa grazie alla rete di Eder al 109'. Una finale incredibile, segnata al 25' dall'uscita di scena di Cristiano Ronaldo, infortunatosi al ginocchio sinistro dopo una dura entrata di Payet. Saltato subito il duello da Pallone d'oro tra il fuoriclasse del Real Madrid e Griezmann, capocannoniere del torneo con sei gol, la finale è scivolata ai supplementari senza grandi sussulti (solo il palo di Gignac nel finale di secondo tempo), decisa a sorpresa dall'attaccante del Lilla. Per la Francia, che già pregustava uno storico tris casalingo dopo gli Europei del 1984 e i Mondiali del 1998, è una delusione enorme mentre il Portogallo può godersi la prima grande vittoria della sua storia cancellando la beffa del 2004 contro la Grecia.
CRISTIANO RONALDO KO - Il tecnico francese, forte della vittoria sulla Germania, ripropone in avvio lo stesso schieramento della semifinale, con Pogba e Matuidi davanti alla difesa e il trio composto da Sissoko, Griezmann e Payet a supporto di Giroud. Dall'altra parte, Fernando Santos ritrova William Carvalho a centrocampo e cambia: Ronaldo punta centrale e Nani più arretrato. Renato Sanches, Silva e Joao Mario hanno il compito di muoversi sulla trequarti e sfruttare le ripartenze concesse dai francesi. Sfumature tattiche, particolari preparati da giorni. Deschamps e Fernando Santos si siedono sulle panchine preparatissimi, dopo aver indottrinato alla perfezione i propri giocatori. E' il campo, però, che decide sempre. A volte è generoso, ma può essere anche crudele. Al 25' ecco il momento che sposta i destini della partita, che fa saltare tutti gli schemi studiati: Cristiano Ronaldo esce in barella tra le lacrime, sostituito da Quaresma. L'intervento scomposto di Payet (che l'arbitro inglese Clattenburg neanche sanziona) sul ginocchio sinistro del fuoriclasse del Real elimina dalla partita il protagonista più atteso.
PALO DI GIGNAC - Per il Portogallo è un colpo devastante ma i giocatori si compattano, raddoppiano le forze chiudendo tutti gli spazi. La Francia, alleggerita dallo spauracchio Cristiano, forse perde in concentrazione e negli ultimi venti metri fa più fatica. Il più intraprendente è Sissoko, che impegna Rui Patricio con un destro da posizione decentrata. Ma è troppo poco. In avvio di ripresa i blues partono timorosi e attendisti. Il Portogallo ringrazia e sfrutta il momento per impostare un insistito possesso palla, quasi volesse addormentare la partita. Deschamps è nervoso e al 13' cambia. Fuori un deludente Payet e dentro Coman. Passano un paio di minuti e proprio l'ex juventino regala a Griezmann l'occasione per sbloccare l'equilibrio. Il bomber francese, però, spreca clamorosamente a pochi metri dalla porta. Fernando Santos risponde inserendo Moutinho al posto di Silva. La Francia attacca con più convizione e Rui Patricio si fa trovare pronto su due conclusioni di Sissoko. L'ultimo sussulto prima dei tempi supplementari lo regala Gignac, entrato al posto di Giroud, che colpisce il palo in pieno recupero.
DECIDE EDER - Tutto sembra convergere verso la festa francese, ma nella pausa succede qualcosa di impensabile. La squadra di Deschamps si spegne, non corre più mentre il Portogallo si accende. Al 104' arriva la prima vera parata di Lloris, che salva tutto su un colpo di testa di Eder. 4' dopo Guerreiro colpisce la traversa su punizione. La terza occasione è quella buona: al 109' Eder guadagna metri sulla trequarti, si accentra liberandosi fisicamente del suo marcatore e con un destro da venticinque metri sorprende Lloris. E' un gol storico, che fa piangere tutti. Cristiano Ronaldo felice come forse mai era stato, i francesi disperati per una coppa che già sentivano tra le mani.