Euro 2016 Italia, Buffon: «Ibra sarà un problema, ma Bonucci è un top mondiale»

Il portiere degli Azzurri pronto alla sfida contro la Svezia: «Temiamo tantissimo Zlatan. Conte ha portato la mentalità Juve? È quella mentalità in cui il risultato è frutto di sacrificio, volontà, determinazione»
Euro 2016 Italia, Buffon: «Ibra sarà un problema, ma Bonucci è un top mondiale»© LaPresse

TOLOSA - Pronti via, in conferenza stampa, dalla Svezia si riporta alle mente di Buffon il colpo di tacco di Ibrahimovic del 2004… «Di quel gol, non ho un bellissimo ricordo… Seppure più avanti ho apprezzato il gesto tecnico. Allora Zlatan era ancora giovane, non si poteva ancora capire dove sarebbe arrivato. Quel gol è diventato una specialità della casa, peraltro. Temiamo tantissimo Zlatan: fa parte di quella piccola schiera di campioni che fanno le fortune delle squadre in cui giocano. La Svezia non è solo Ibra, ma il suo talento e la sua consapevolezza non sono riscontrabili negli altri ragazzi. Per me e per la nostra difesa sarà un bel problema».



SOLUZIONI - «Storicamente, soprattutto nelle ultime competizioni, l’Italia nella seconda partita ha avuto dei problemi. Noi siamo qua per risolverli. L’inizio è stato confortante, non ce lo aspettavamo neanche noi. Ma io ho sempre detto che siamo un gruppo conscio dei nostri limiti: ciò implica che sorbiamo e sappiamo capire cosa bisogna fare per non steccare. Dovremo fare molta attenzione, contro la Svezia».

VIDEO, BUFFON: «IBRA FA PAURA»

CHE TRIO! - «Con tutti i reparti arretrati con i quali ho giocato ho sempre avuto un feeling particolare. Questo è l’ingrediente più importante per cercare di arrivare al successo. Con Leo, Giorgio e Andrea ormai giochiamo insieme da tantissimi anni. Siamo collaudati, ci stimiamo, ci conosciamo bene. Questo rende le cose più semplici. Ma a questi livelli non puoi permetterti di rilassarti».

TOP PLAYER - Bonucci è il nostro playmaker difensivo: «Sa impostare bene, ha dei piedi felici che gli permettono di osare giocate difficili, ha il coraggio e la personalità per fare giocate al limite. E in questi anni a livello difensivo è migliorato tanto. E’ un top mondiale».

MENTALITÀ - «Conte ci ha portato la mentalità Juventus? Beh, ci ha portato la mentalità che conosce meglio e che ha portato e porterà in tutte le squadre. Mentalità secondo la quale il risultato è frutto di sacrificio, volontà, determinazione».

COME NEL 2006? - «Per ora l’analogia rispetto al 2006 è che abbiamo vinto la prima partita 2-0. Il gruppo si forgia e si compatta andando avanti e conseguendo dei risultati. Se nel 2006 siamo riusciti a compiere l’impresa, è stata dovuta ad una forza e unità d’intenti che si può avere solo se tutti i ragazzi pensano all’unisono».

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