Pagina 3 | Ronaldo in campo, il mondo lo guarda: Juve in apprensione

TORINO - Batte il sole sul Portogallo in ritiro. Anche a Torino, ieri, clima godibilmente fresco rispetto ai 20 gradi e oltre di Faro (estremo sud del Paese). C’è allegria tra i campioni d’Europa in carica, con Cristiano Ronaldo, Joao Cancelo e Bruma tra i più gioiosi. Allo Stadium invece, qualche giorno fa, la temperatura era un po’ diversa. Eppure la connessione tra la Continassa e il quartier generale dei lusitani resta tecnologicamente assai avanzata, perché questa sera l’Estadio Algarve ospita la sfida contro la Lituania, il primo nemico di CR7 nella corsa a un posto per l’Europeo 2020. Il calciatore più forte e completo al mondo gioca titolare, come s’aspettava tutto il popolo portoghese. Assieme a quello bianconero, s’intende: ecco, oggi la Juventus tutta (società, compagni di squadra, staff tecnico, medici) reciterà una breve giaculatoria sottovoce perché sua maestà non si faccia male.

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Juve in apprensione per Cristiano Ronaldo

Un filo d’apprensione c’è tra i bianconeri, serve a nulla negarlo. Il motivo? L’infortunio di CR7, inquadrato come una lieve infiammazione al collaterale del ginocchio destro, non è né un’invenzione da buontemponi né un fatto vero e nato ieri. Cristiano se lo trascina da quasi venti giorni, durante i quali non è mai riuscito ad allenarsi regolarmente in gruppo, fino alla fuga dallo Stadium di domenica sera dopo aver mal digerito il secondo cambio di fila. Il portoghese è riemerso qualche ora dopo con la tenuta della sua Nazionale indosso, salutando con un soddisfatto «I’m back» («Rieccomi») il ritorno al sorriso assieme a chi può parlargli nella sua stessa lingua. Ha pure sostenuto l’allenamento della vigilia pregustando la gioia di quello che sarebbe il 703° gol in carriera, a due settimane dall’ultimo: il rigore anti Genoa del 30 ottobre, segnato al 96’.

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Le parole di Fernando Santos, ct del Portogallo

E mentre Maurizio Sarri - nel post Milan - era stato chiarissimo sulle condizioni di salute del suo fuoriclasse, il ct portoghese Fernando Santos tradisce un filo di nervosismo, soprattutto dinanzi alla fila di domande legate da un unico comune argomento. In soldoni: ma se CR7 è alle prese con il recupero da un infortunio - come sostiene il tecnico bianconero - allora perché chiamarlo al capezzale di una Nazionale che rischia di non qualificarsi all’Europeo, peraltro vinto nel 2016? «Se non stesse bene non l’avrei neanche convocato - risponde l’ex selezionatore della Grecia -. Tutti vogliono parlare di Cristiano Ronaldo e dare la propria opinione perché è il migliore al mondo. Il cambio con la Juve? Parliamo di questo solo perché lui è Ronaldo. A nessun altro giocatore succedono cose del genere. Cristiano è qui con noi, sta bene e contro la Lituania giocherà, su questo non c’è nessun dubbio e quindi per me non c’è nessun caso».

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Le parole di Fernando Santos, ct del Portogallo

E mentre Maurizio Sarri - nel post Milan - era stato chiarissimo sulle condizioni di salute del suo fuoriclasse, il ct portoghese Fernando Santos tradisce un filo di nervosismo, soprattutto dinanzi alla fila di domande legate da un unico comune argomento. In soldoni: ma se CR7 è alle prese con il recupero da un infortunio - come sostiene il tecnico bianconero - allora perché chiamarlo al capezzale di una Nazionale che rischia di non qualificarsi all’Europeo, peraltro vinto nel 2016? «Se non stesse bene non l’avrei neanche convocato - risponde l’ex selezionatore della Grecia -. Tutti vogliono parlare di Cristiano Ronaldo e dare la propria opinione perché è il migliore al mondo. Il cambio con la Juve? Parliamo di questo solo perché lui è Ronaldo. A nessun altro giocatore succedono cose del genere. Cristiano è qui con noi, sta bene e contro la Lituania giocherà, su questo non c’è nessun dubbio e quindi per me non c’è nessun caso».

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