TORINO - Tirato un sospiro di sollievo durante Portogallo-Lituania, ora la Juventus attende il confronto di domani tra il Lussemburgo e la Nazionale di Fernando Santos con il sorriso sulle labbra. Il passaggio da una seppur relativa apprensione a una serenità fiduciosa è avvenuto giovedì sera, man mano che scorreva il cronometro allo stadio Algarve di Faro e Cristiano Ronaldo giocava e segnava. Non che in casa bianconera ci fossero timori da batticuore riguardo alle condizioni del fuoriclasse portoghese: la botta al ginocchio destro subita in uno degli allenamenti precedenti Juventus-Genoa e il successivo versamento erano stati giudicati dallo staff medico come un problema smaltibile anche continuando a giocare e infatti CR7 prima di raggiungere il Portogallo aveva disputato tutte le quattro partite della squadra di Maurizio Sarri (Genoa, Torino, Lokomotiv e Milan). Condizionato in allenamento e in partita nel modo di appoggiare il piede nella corsa, aveva però avvertito alcuni fastidi muscolari che ne avevano limitato il rendimento, soprattutto a Mosca e contro il Milan, e che qualche preoccupazione alla Continassa l’avevano suscitata. Più della rabbia dell’attaccante per la sostituzione contro i rossoneri e della sua partenza anticipata dall’Allianz Stadium, episodi subito archiviati come eccessi momentanei di quel furore competitivo che rende Ronaldo speciale.
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