Ufficiale, Luis Enrique è di nuovo ct della Spagna

Dopo le dimissioni per motivi familiari, il catalano torna alla guida della nazionale al posto di Moreno. Rubiales: "Questo progetto è nato con lui, le porte del ritorno sono state sempre aperte"
Ufficiale, Luis Enrique è di nuovo ct della Spagna© www.imagephotoagency.it

MADRID - Mancava solo l'ufficialità. Le lacrime di Moreno dopo la vittoria della sua Spagna contro la Romania, le indiscrezioni trapelate dai media spagnoli, hanno preannunciato quanto detto oggi da Luis Rubiales, numero uno della federcalcio spagnola: "Luis Enrique torna sulla panchina della Spagna - le parole del presidente della Rfef -. Questo progetto nasce con Luis Enrique, fino a Qatar 2022, e da subito avevamo detto che le porte per un ritorno erano aperte. Siamo stati trasparenti e leali, con tutti". 

Moreno, l'addio tra le polemiche

L'ex tecnico di Roma, Barcellona e Celta Vigo si era dimesso lo scorso giugno a causa della malattia della figlia poi tragicamente scomparsa. Al suo posto, Moreno ha guidato le Furie Rosse alla qualificazione per Euro 2020. Il ritorno di Luis Enrique - secondo quanto riportato da Marca - pare abbia creato polemiche all'interno dello spogliatoio della nazionale per i modi in cui è stato gestito dalla Rfef. Pare infatti che il suo rientro fosse già stato programmato da settimane, ma il numero uno della federazione spagnola non si aspettava che il piano venisse scoperto prima della partita di ieri sera contro la Romania, come invece è accaduto. Moreno non ha apprezzato i modi in cui gli è stato comunicato di essere sollevato dall'incarico e tantomeno i giocatori che non si sono presentati alle consuete interviste post match. 

Torna Luis Enrique, Rubiales racconta cosa è successo

"Oggi - le parole di Luis Rubiales - possiamo confermare che Luis Enrique torna al suo posto di lavoro". Il presidente della Rfef ha raccontato la sua versione dei fatti: "Il 19 giugno avevamo firmato un contratto con Moreno in cui abbiamo chiarito che Luis Enrique avrebbe sempre avuto le porte aperte. Ho parlato con Luis Enrique tre volte dalla morte della figlia: il 29 agosto per le condoglianze, a ottobre e ieri. Tra la prima chiamata e ottobre, proprio Moreno ci ha detto che Luis Enrique era pronto per ritornare". Seduto al fianco di Rubiales anche Molinas, dirigente dell'area sportiva: "Io e Molinas - ha proseguito il numero uno della federcalcio spagnola - ci siamo riuniti con Luis Enrique il 31 ottobre a Saragoza ed effettivamente lui ci ha confermato la sua volontà di ritornare. Molinas mi ha consigliato di rimandare il discorso a qualificazione ottenuta per l'Europeo. Domenica Moreno chiede a Molinas quale sia il pensiero della dirigenza e lui gli risponde che stavamo valutando la possibilità di un ritorno di Luis Enrique. Lunedì riceviamo un messaggio di Moreno in cui ci comunica la volontà di discutere la sua uscita, confermandoci la sua disponibilità a farsi da parte. D'accordo con Molinas chiamo Luis Enrique e gli comunico la volontà di Moreno, chiedendogli se vuole ritornare. Lui accetta, ringraziandomi per aver mantenuto la parola data. Oggi Moreno aveva una riunione alle 10 con Molinas, ma non si è presentato e ha mandato due avvocati. Lui sapeva già tutto, ancor prima di noi. E' stato lui a dirci di voler andare via. Se siamo qui è perché è successo qualcosa di imprevisto. Volevamo pianificare tutto con calma dal primo gennaio". Al di là delle recenti incomprensioni, il presidente della Rfef non sminuisce il valore del lavoro fatto da Moreno alla guida della Roja: "Siamo molto contenti del lavoro fatto da Moreno. Le decisioni di Luis Enrique sul suo staff sono valutazioni personali, così come quelle di Moreno, che non ha voluto proseguire. Abbiamo parlato con i capitani e abbiamo spiegato tutto. Con il comportamento che ha avuto Moreno non potevamo che chiamare Luis Enrique, non so cosa sia successo. L'avremmo voluto qui con noi in conferenza".

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