Luis Enrique verso Euro 2020: "Spagna favorita? No, è la Francia"

Il ct della nazionale iberica mette in archivio un luttuoso 2019: "Anno pessimo per la mia famiglia. I convocati per il torneo continentale? Potrebbero esserci sorprese"
Luis Enrique verso Euro 2020: "Spagna favorita? No, è la Francia"© Getty Images

MADRID (Spagna) - E' tornato con entusiasmo e grande motivazione. Impossibile mettersi alle spalle un 2019 da incubo con la scomparsa della figlia, ma Luis Enrique è un combattente e, dopo aver lasciato la panchina della Spagna per stare accanto alla sua Xana, è tornato alla guida delle Furie Rosse con grandi ambizioni: “Non so se sono più carico che mai – dice Luis Enrique al canale Youtube della Federcalcio spagnola - però so che ho grandi stimoli. Non è una novità per me, perché uno dei miei pochi pregi è proprio quello di mettere entusiasmo e il massimo impegno in tutto quello che faccio. Desideravo questo ritorno, si dice che le seconde avventure non siano positive, io spero che questa sia ottima e che si possa gioire per grandi successi; sono tornato per questo. Il 2019 è stato un anno pessimo per me e la mia famiglia, mi aspetto che il 2020 sia decisamente migliore”.

Francia favorita di Luis Enrique

Nel 2020 il grande appuntamento è l'Europeo con la Spagna che dovrà fare i conti con Svezia e Polonia e un'altra nazionale proveniente dagli spareggi: “Il sorteggio ci dà il ruolo di favoriti, non ci nascondiamo. Al di là del girone ci danno tutti per favoriti nonostante negli ultimi due tornei importanti non abbiamo fatto nulla di rilevante, ma va bene così e accettiamo il ruolo. Sarà sicuramente difficile, ma speriamo che i risultati diano ragione a chi considera favoriti. Non vedo nessuna nazionale sopra le altre, ma questo ruolo lo darei alla Francia che è campione del mondo, anche se non la vedo superiore alle 5-6 nazionali che sono considerate tra le migliori”.

I possibili convocati della Spagna

L’ex allenatore di Roma e Barcellona spiega cosa si aspetta dagli Europei: “E' un torneo breve che dura appena quattro settimane, chi arriva in finale disputa sette partite ed è importante che i convocati arrivino al torneo in buone condizioni atletiche ed è possibile che ci sia qualche sorpresa nell'elenco, magari la presenza di qualche elemento che ultimamente non era stato convocato o che non ha mai vestito la maglia della Spagna”.

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