Euro 2020, arrivederci al ’21: l’Uefa sta lavorando allo spostamento

Nell’ingorgo di date è la soluzione più semplice. Tutto, ovviamente, sarà deciso e comunicato ufficialmente martedì prossimo, ma è davvero assurdo pensare che l’Uefa si presenti al summit con i rappresentanti del calcio europeo senza aver già preparato una “exit strategy”
Euro 2020, arrivederci al ’21: l’Uefa sta lavorando allo spostamento© EPA

TORINO - L’Uefa ci ha lavorato eccome, in questi giorni, al progetto di spostare all’anno prossimo la fase finale del campionato europeo di calcio. In ballo non c’è solo il fascino di quel nome così numericamente evocativo, Euro 2020, ma si tratta di una decisione complessa, intricata, difficile da gestire sia logisticamente che economicamente. Basti pensare che nelle sedi che ospiteranno le gare -12 città sparse in tutto il continente – sono già al lavoro i comitati organizzativi. A Roma si è insediato il gruppo di lavoro, in collaborazione tra Uefa e Figc, che sta organizzando i dettagli per l’organizzazione della gara inaugurale che si dovrà tenere all’Olimpico il 12 giugno.

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L'ipotesi: Euro 2020 sliterrà di un anno

Ma a questo punto è meglio cominciare ad usare il condizionale: che avrebbe dovuto ospitare la gara inaugurale della competizione e altre tre partite, le due del girone degli azzurri e un quarto di finale il 4 luglio. Invece l’ipotesi che salti, o meglio, che slitti tutto quanto è ormai molto più di una semplice ipotesi di lavoro. Tutto, ovviamente, sarà deciso e comunicato ufficialmente martedì prossimo, ma è davvero assurdo pensare che l’Uefa si presenti al summit con i rappresentanti del calcio europeo senza aver già preparato una “exit strategy”. Anche e soprattutto perché sa benissimo come la priorità dei club e delle Leghe più impostanti sia quella di portare a termine i propri campionati.

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TORINO - L’Uefa ci ha lavorato eccome, in questi giorni, al progetto di spostare all’anno prossimo la fase finale del campionato europeo di calcio. In ballo non c’è solo il fascino di quel nome così numericamente evocativo, Euro 2020, ma si tratta di una decisione complessa, intricata, difficile da gestire sia logisticamente che economicamente. Basti pensare che nelle sedi che ospiteranno le gare -12 città sparse in tutto il continente – sono già al lavoro i comitati organizzativi. A Roma si è insediato il gruppo di lavoro, in collaborazione tra Uefa e Figc, che sta organizzando i dettagli per l’organizzazione della gara inaugurale che si dovrà tenere all’Olimpico il 12 giugno.

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