Mancini campione a Wembley, Bridge al veleno: "Lo odio"

Un passato non idilliaco al City con il tecnico azzurro, ma la vittoria della Nazionale ad Euro 2020 è difficile da digerire per l'ex calciatore dell'Inghilterra: "Fa male"
Mancini campione a Wembley, Bridge al veleno: "Lo odio"

Londra (Inghilterra) - Ancora non sembra essere stata digerita in terra inglese la grande vittoria dell'Italia ad Euro 2020. Lo storico successo azzurro a Wembley sembra essere rimasto indigesto particolarmente ad un ex calciatore della nazionale inglese, ed ex giocatore al City proprio di Roberto Mancini: Wayne Bridge. L'ex stella della Premier League nel 2009 nella sponda blu di Manchester trovò sulla sua strada, dopo l'esonero di Mark Hughes, proprio l'attuale tecnico campione d'Europa. Tra i due il rapporto ai Citizens non funzionò benissimo e a rendere il tutto ancora più difficile è stato il trionfo azzurro nella notte dell'11 luglio. Bridge ha infatti ammesso: "Mi ha fatto davvero male perché odio Mancini, tutti sanno che non lo amo. Non direi che è il peggiore che ho avuto, ma tatticamente non è eccezionale. Quello che ha fatto è stato buono, il che fa male a dirlo". 

Mancini campione, Bridge al veleno

Delle vere e proprie parole al veleno quelle di Bridge verso il nostro tecnico: "Non solo la mia famiglia tifava per l'Inghilterra, ma tifava che Mancini perdesse, quindi ci ha ferito ancora di più. Non l'ho mai sopportato come allenatore. Quello che ha fatto al Manchester City è stato tutto merito dei giocatori e della squadra che aveva, sono loro hanno vinto, non lui come allenatore". Bridge ha poi spiegato i motivi di tutto questo rancore. "Ho litigato con lui. Sono stato lì per qualche mese e ci siamo trovati bene ma non mi sono divertito per niente ad allenarmi. Un giorno Bellamy stava cercando di fare una domanda "cosa succede se questo accade in un gioco", e Mancini diceva "stai zitto, stai zitto" e alla fine lo ha mandato a casa".

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