TORINO - Ma voi lo ricordate bene l’ingaggio di Gojak? Ultimo giorno di mercato, 5 ottobre: al mattino l’agente di Ramirez chiama Vagnati e gli comunica che il trequartista doriano vuole 200 mila euro in più di stipendio rispetto ai patti della sera prima. Ramirez: già allora uno scarto della Samp, ma sembrava la seconda pietra filosofale di Vagnati e Cairo dopo ovviamente il leggendario Torreira, il regista visto dal Toro al cinema. Ordunque, dopo quasi 2 mesi di corteggiamento ma portato fino all’ultimo per cercare di risparmiare un euro in più, i granata si ritrovano al palo a poche ore dalla fine del mercato.
Emblematico il caso di Gojak
Vagnati è disperato. Telefona all’agente di Gojak (un tipo visionato a suo tempo dal braccio destro del ds, Specchia) e gli dice a sorpresa di volerlo prendere in fretta e furia: anche se è una mezzala e non un trequartista come voleva Giampaolo. Ma a Zagabria si sono confusi, credono che il mercato in Italia chiuda come sempre alle 23. Mentre Vagnati dà per scontato che laggiù conoscano l’ora del gong, le 20. Il ds è nei guai: ma pure la Samp, che doveva abbassare ancora il monte ingaggi.