Jacomuzzi: "Acquisti sbagliati al pc come su Amazon, per non investire 350 mila euro"

Lo storico osservatore di Toro, Juve, Roma, Chelsea, Fiorentina ed Everton: "Creare un settore capace di scoprire talenti costa poco: che tristezza il mio Toro"
Jacomuzzi: "Acquisti sbagliati al pc come su Amazon, per non investire 350 mila euro"© www.imagephotoagency.it

TORINO - Carlo Jacomuzzi ha 72 anni, vive a Novara e un paio di mesi fa ha fondato - con il figlio Pablo e un gruppo di colleghi che fanno il suo stesso mestiere - la prima e unica associazione che raggruppa (anche per tutelarli professionalmente) i talent scout: l’Aioc, Associazione italiana osservatori calcio. Jacomuzzi (centravanti tra gli Anni 60, 70 e 80 di Torino, Sampdoria, Novara, Verona, Ternana, Taranto e Omegna) è stato un direttore sportivo di vertice e da quasi 3 decenni è uno degli osservatori italiani più noti e apprezzati nel mondo del calcio, anche se il suo impegno professionale per forza di cose non lo porta a essere sulle ribalte mediatiche come tanti ds di A e B: che però fanno fatica a distinguere un giocatore a forma di patata da un altro con l’etichetta del talento sulla fronte.

Jacomuzzi storico osservatore

Il talent scout, d’altra parte, lavora per definizione nell’ombra: per arrivare per primo sulla preda in giro per il mondo, senza farsi beccare dai rivali. Operare dietro le quinte senza pubblicità è un obbligo, prim’ancora che una scelta. Chi tifa Toro e ha qualche anno in più sulle spalle lo ricorda eccome, in granata: "Nel vivaio dal 1966 con 2 scudetti vinti di fila", ricorda lui con l’orgoglio di chi è nato "tifoso granata a Torino pochi giorni dopo Superga. Ai miei tempi, Cozzolino era già alla guida del vivaio con al fianco il grande Ellena come supervisore. E Beppe Bonetto era ai vertici del club. Quel Torino stava già costruendo da molti anni il settore giovanile più vincente in Italia. E tra i più importanti in Europa. Ma c’erano fior di osservatori e allenatori, nel settore giovanile. Una realtà totalmente imparagonabile con la desolazione di oggi. E non solo di oggi."

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