© Getty ImagesTORINO - I silenzi, a volte, raccontano più delle parole. O gli spazi, in questo frangente, trasposizione scritta nell’intervista rilasciata da Ola Aina al quotidiano nigeriano The Nation Online. "Nonostante il brutto epilogo, ho amato ogni minuto della mia stagione in Premier League: anche se ero al Fulham soltanto in prestito, il club è diventato parte di me". Un prestito con diritto di riscatto, in realtà, quello concordato con il Torino la scorsa estate. Formula che non ha tuttavia trovato compimento a causa, anche e soprattutto, della retrocessione dei Cottagers in Championship. (...)
E il Toro?
Anche per questo, insomma, le parole di Ola Aina hanno già l’agrodolce sapore della nostalgia, che in un ribaltamento del discorso si traducono inevitabilmente in una voglia di tornare a vestire la casacca granata ancora tutta da verificare: il Toro, nelle sue parole, non è pervenuto. (…) Ola Aina, dal canto suo, un parere sembra già averlo espresso, ma – come sempre in questi casi – saranno innanzitutto le dinamiche di mercato a decidere strade e destini. Il nigeriano rientra tra i tanti nomi che il Torino valuta come elementi (volentieri) sacrificabili, ma a precisa domanda occorre trovare adeguata offerta. Il circolo vizioso che da due anni sta complicando i piani di Davide Vagnati e che, anche in questo momento, sta anestetizzando eventuali colpi in entrata per i granata. Il direttore tecnico, in ogni caso, sta sondando innanzitutto il mercato d’Oltremanica, nella speranza che il richiamo di Ola Aina generi nella “sua” Inghilterra una risposta.