Dybala torna, presto il vertice con la Juve

Ecco la situazione dell'attaccante a dieci giorni dal raduno
Dybala torna, presto il vertice con la Juve© Marco Canoniero

Dicono che dopo aver rischiato di salutare più volte la compagnia, soprattutto nell’estate dei primi fumi sarristi quando - notte tra il 4 e il 5 agosto 2019 - lo scambio con Romelu Lukaku saltò anche per il suo no - adesso Paulo Dybala sia pronto a risentirsi juventinissimo. Non che in questi anni abbia mai tifato sul serio per una sua partenza, malgrado sia stato spesso al centro di offerte intriganti e puntualmente respinte, però chi lo conosce bene racconta di un ragazzo ormai uomo più che deciso a riprendersi ciò che l’ultima stagione gli ha tolto, tra maledetti infortuni e un rendimento a corrente alternata, comunque nei mesi globalmente più complicati dell’ultimo decennio bianconero. Dicono, appunto, che tutto sia pronto per il vertice dal quale dovrebbe scaturire una sorta di nuovo corso dybalesco. Lo dicono da tanto e finché il summit non ci sarà le chiacchiere proseguiranno. Ma il momento è vicino. Questa volta, davvero, ci siamo. Tempo, per Paulo, di rincasare dall’oasi di Miami dove si è rifugiato in dolcissima compagnia per ricominciare a lavorare duro e dimenticare la lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro che aveva inaugurato malissimo il suo 2021. In Florida l’argentino si sta allenando per riprendere tono, ché la fiducia nelle sue possibilità non è mai venuta meno.

Altrove, intanto, cresce l’attesa di un “incrocio” tra l’agente Jorge Antun e la dirigenza juventina. Un contatto, una telefonata, qualcosa che anche solo lontanamente preluda al desiderio comune di venirsi incontro. Con Fabio Paratici, complice pure i picchi della pandemia, la riunione è costantemente saltata. Maturato il passaggio di poteri dal nuovo architetto del mercato del Tottenham a Federico Cherubini, non ci sono state accelerazioni, però fra dieci giorni esatti la nuova Juventus di Massimiliano Allegri si radunerà alla Continassa e Dybala - escluso dalla Coppa America per i noti motivi fisici - arriverà prima degli altri compagni impegnati non solo all’Europeo: entro il 10- 11 luglio è atteso a Torino. Il momento del confronto decisivo è imminente e giova ricordare la proposta della Juventus, risalente allo scorso autunno: dieci milioni d’ingaggio (rispetto ai 7 netti attuali) e accordo fino al 2025 (per adesso vige l’intesa fino al 2022). Il club non si schioda da quella cifra, con la parte relativa ai bonus da negoziare, mentre la Joya e Antun nicchiano. Ma accordarsi conviene a tutti: Allegri non aspetta altro.

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