TORINO - Il Toro prende il largo: da oggi inizia la stagione granata affidata a Ivan Juric, tecnico che ha preso il posto di quel Nicola capace di guadagnare la salvezza dopo l’infelice interregno affidato a Giampaolo. (…) Nei giorni di allenamento al Filadelfia, e soprattutto nel paio di settimane che i granata trascorreranno a Santa Caterina in Valgardena il tecnico croato farà una prima scrematura del gruppo. (...) C’è però un reparto che in questo momento è scoperto, che va adeguato anche se per assurdo Juric decidesse di confermare tutti i granata. Il riferimento è ovviamente al trequartista (probabile che in definitiva ne servirà un paio): ammesso e non concesso che il tecnico decida di dare una chance a Verdi, scelga di alzare Lukic sulla trequarti e adotti Iago Falque quale cambio ai titolari, manca comunque una pedina. Ecco perché il responsabile dell’area tecnica del Torino sta cercando in ogni modo di rimanere agganciato al treno che porta a Messias.
Messias, Hauge e Orsolini; richieste troppo alte
Un treno sul quale è salita anche la Fiorentina, con il passare dei chilometri acquisendo una posizione di vantaggio, sui granata. Potere della distanza tra domanda e offerta che si è determinata tra Vagnati e Beppe Ursino, quest’ultimo ds del Crotone, e che ha consentito al club viola di bussare alla porta dei calabresi con argomenti piuttosto convincenti. A non convincere (Ursino) sono invece stati i 6 milioni stanziati da Cairo, per Messias. La metà dei 12 chiesti. Tanti questi ultimi, ma pure troppo pochi quelli messi sul piatto dal Toro.
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