Locatelli alla Juve: offerti più di 30 milioni. Filtra ottimismo

Incontro con il Sassuolo per il centrocampista campione d’Europa. Servirà un altro vertice. La volontà del giocatore, buoni rapporti e distanza ridotta: ecco perché Cherubini ci crede
Locatelli alla Juve: offerti più di 30 milioni. Filtra ottimismo© Getty Images

TORINO - Quale città migliore di Verona, per fare da sfondo a una storia d’amore difficile come quella tra la Juventus e Manuel Locatelli, che fosse stato per loro sarebbero convolati a nozze già un anno fa? E infatti il direttore generale bianconero Federico Cherubini ha incontrato l’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali e il direttore sportivo Giovanni Rossi proprio nella città di Romeo e Giulietta.

Ovviamente non c’è stato nessun riferimento alla tragedia shakespeariana nella scelta del luogo, ma solo ragioni di opportunità: il Sassuolo è in ritiro a Vipiteno e la città di Capuleti e Montecchi, per quanto non esattamente a metà strada, rappresentava un ottimo punto d’incontro intermedio tra il quartier generale neroverde e Torino. Cosa ancor più importante, i riferimenti alla storia di Romeo e Giulietta sembrano poter sparire anche dal finale della storia.

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Juve e Sassuolo continueranno a trattare per trovare un punto d'incontro

PASSO AVANTI - Se infatti non si è chiuso con il lieto fine l’incontro di ieri, lo ha quantomeno lasciato intravedere. Non vicino, non facile da raggiungere, ma la società bianconera confida di arrivarci. D’altra parte era previsto che quello di ieri, dopo il primo incontro di tre settimane fa servito a comunicare l’interesse per il giocatore e conoscere la situazione, sarebbe stato un vertice interlocutorio, nel corso del quale la Juventus ha presentato la sua prima offerta. Proposta, come previsto, strutturata sulla base di un prestito oneroso con diritto di riscatto che diventerebbe obbligo a condizioni presumibilmente facili (la qualificazione alla prossima Champions League), più bonus a obiettivi, anche questi tutt’altro che proibitivi. In sostanza, quella ormai definibile per brevità “formula alla Chiesa”. In tutto, tra riscatto e bonus, il Sassuolo arriverebbe a incassare oltre 30 milioni. Non certo pochi, ma meno dei 40 offerti dall’Arsenal e fissati come prezzo dal club neroverde: che infatti ha declinato la proposta bianconera. Al momento di salutarsi, però, Cherubini, Carnevali e Rossi si sono detti arrivederci e non addio. Juventus e Sassuolo continueranno a trattare per trovare un punto di incontro.

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Locatelli alla Juve: l'ottimismo aleggia in casa bianconera

LE RAGIONI DELLA FIDUCIA - Proprio la cordialità di vecchia data nei rapporti tra le due società e tra i dirigenti coinvolti è uno dei motivi che spingono all’ottimismo la Juventus. Non l’unico, ovviamente, perché i rapporti buoni e magari anche buonissimi sono una cosa, gli affari un’altra. E i primi non bastano da soli a far quadrare i secondi. Però aiutano a trattare nel tentativo di trovare un punto d’incontro. Questo proverà a fare la Juventus prima e durante il prossimo incontro e questo è un altro dei tre fattori alla base dell’ottimismo che aleggia in casa bianconera. La distanza tra gli oltre 30 milioni offerti ieri (quanto oltre è incerto, ma se si parla di oltre 30 e non di 35 c’è un motivo) e i 40 chiesti dal Sassuolo è considerata colmabile. Valutazione che presuppone la disponibilità da parte juventina a ritoccare al rialzo l’offerta (di giocatori ieri non si è parlato, ma non è detto che non lo si faccia più avanti) e la fiducia in un passettino indietro da parte del Sassuolo sul prezzo.

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TORINO - Quale città migliore di Verona, per fare da sfondo a una storia d’amore difficile come quella tra la Juventus e Manuel Locatelli, che fosse stato per loro sarebbero convolati a nozze già un anno fa? E infatti il direttore generale bianconero Federico Cherubini ha incontrato l’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali e il direttore sportivo Giovanni Rossi proprio nella città di Romeo e Giulietta.

Ovviamente non c’è stato nessun riferimento alla tragedia shakespeariana nella scelta del luogo, ma solo ragioni di opportunità: il Sassuolo è in ritiro a Vipiteno e la città di Capuleti e Montecchi, per quanto non esattamente a metà strada, rappresentava un ottimo punto d’incontro intermedio tra il quartier generale neroverde e Torino. Cosa ancor più importante, i riferimenti alla storia di Romeo e Giulietta sembrano poter sparire anche dal finale della storia.

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