Mancini: "Italia a Euro2020 per arrivare in fondo. Kean? Deve fare attenzione"

Le parole del ct della nazionale italiana in conferenza stampa alla vigilia della sfida di qualificazione agli Europei contro la Grecia: "Non sarà così semplice, dobbiamo vincere questa partita per noi molto importante "
Mancini: "Italia a Euro2020 per arrivare in fondo. Kean? Deve fare attenzione"© Getty Images

ROMA - "Dobbiamo passare lo scoglio della Grecia e non sarà semplice. Ha cambiato allenatore e non sappiamo come giocherà, ma per noi non dovrà cambiare niente: dobbiamo vincere questa partita per noi molto importante. Vogliamo andare a Euro2020, fare bene e arrivare fino in fondo perché il campionato d'Europa manca da tempo nella bacheca dell'Italia". Lo ha dichiarato il ct azzurro, Roberto Mancini, alla vigilia dell'impegno all'Olimpico di Roma contro la Grecia. Con un successo la Nazionale sarebbero qualificata con tre gare d'anticipo a Euro2020. "Il ballottaggio tra Bernardeschi e Barella? Sì, abbiamo un solo dubbio, è quello…". Risponde così, sorridendo, Mancini, parlando delle scelte di formazione. Poi una battuta su Kean, espulso ieri durante la partita dell'under 21 contro l'Irlanda: "Mi dispiace, sembra ci sia sempre dentro lui a queste situazioni. Penso sia stato un po' sfortunato ma deve anche fare più attenzione", ha osservato Mancini.

Italia, le parole di Mancini in conferenza

"Non so cosa accadrà da qui a un mese, ma l'idea avuta dal presidente Gravina per Vialli fa molto piacere a me, allo staff e anche ai giocatori: Luca può esserci di aiuto, ormai è un ragazzo maturo" ha aggiunto il commissario tecnico della Nazionale sul prossimo ingresso di Gianluca Vialli nello staff come capo delegazione azzurro. Poi, sugli Europei: "L'obiettivo principale sono gli Europei, la prima competizione importante che avremo. Poi bisognerà vedere la squadra per i Mondiali in Qatar, ma ora pensiamo agli Europei: da tanto tempo questo trofeo manca nella nostra bacheca". "Sinceramente quando presi la Nazionale non pensavo assolutamente a cosa poteva accadere in questi quindici mesi. Avevo altri pensieri: era importante conoscere meglio i giocatori, mi sono concentrato sul loro inserimento - ha spiegato Mancini - Non siamo mai stati in difficoltà, neppure nelle due partite perse contro Francia e Portogallo. Già nella Nations League abbiamo giocato un calcio diverso, facendo miglioramenti passo dopo passo. Il merito è dei ragazzi, hanno trovato un buon feeling, sono stati bravi".

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