Ventura: "Italia? Scelta sbagliata. Complimenti a Mancini, ma nessuna invidia"

L'ex ct degli azzurri e attuale allenatore della Salernitana sulla nazionale italiana: "Un percorso molto positivo. La nota importante è l'infornata di giovani, che hanno avuto una crescita esponenziale"
Ventura: "Italia? Scelta sbagliata. Complimenti a Mancini, ma nessuna invidia"© www.imagephotoagency.it

TORINO - "Nel calcio, a scegliere con il cuore spesso si sbaglia". Così Gian Piero Ventura, ex ct della Nazionale italiana, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio 1. "Bisogna usare forse più raziocinio. Senza la Spagna forse ci saremmo qualificati in anticipo anche noi, ma è andata così. Me ne dispiaccio non tanto da ex ct ma da tifoso dell'Italia", ha aggiunto. Guardando al presente, Ventura augura a Mancini "di avere il tempo per preparare al meglio questi Europei". Poi sulle difficoltà a trovare giovani difensori forti, l'ex ct ha detto: "Romagnoli lo consideriamo un veterano ma ha solo 24 anni, ha ancora potenzialità estreme. Ci sono altri giovani che stanno emergendo, con la qualificazione ottenuta in anticipo ci sarà la possibilità di fare altre verifiche per creare uno zoccolo duro di 24-25 giocatori".

Le parole di Ventura sull'Italia di Mancini

"Faccio i complimenti a Mancini che sta facendo un grandissimo lavoro e spero riesca a portare la Nazionale dove merita, perchè io sono e resto un grandissimo tifoso dell'Italia" ha aggiunto Ventura, che si è soffermato sull'Italia di Roberto Mancini. "Nessuna invidia, quello che ho vissuto io è stata una esperienza dura perchè molti l'hanno vista solo come un risultato sportivo negativo ma è stato qualcosa di più: è stato qualcosa di epocale", ha spiegato. "Con quella sconfitta si è poi tentato di cancellare 34 anni di vita sul campo, per questo sono felice ora di essere tornato ad allenare", ha detto l'attualte tecnico della Salernitana. A proposito del percorso intrapreso da Mancini: "Un percorso straordinariamente positivo, la nota importante è l'infornata di giovani, che hanno avuto una crescita esponenziale: dai Chiesa ai Bernardeschi, Sensi, Barella fino ai Zaniolo che saranno lo zoccolo duro dell'Italia del futuro. E' un gruppo giovane e di estrema qualità, che stanno facendo esperienza anche internazionale nei loro club". "Mi auguro prosegua questa tendenza, solo la crescita dei giovani consente alle squadre di creare dei cicli. Bisogna dare la possibilità a questi ragazzi di crescere e fare esperienza. Quando convocati per la prima volta Barella molti storsero il naso, ma oggi gioca nell'Inter", ha ricordato Ventura.

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