Pagina 2 | Liechtenstein-Italia, le pagelle degli Azzurri: Sirigu, 4 parate decisive

VADUZ - Ecco le pagelle dell’Italia di Roberto Mancini dopo il successo per 5-0 degli azzurri contro il Liechtenstein di Kolvidsson.

ITALIA

SIRIGU 7
Altro che vacanza: gli toccano subito due parate affatto semplici nei primi 5 minuti. E al tramonto del primo tempo deve andare a prendere un insidiosissi- mo tiro da fuori area. Nella ripresa ancora Salanovic ne saggia la reattività. Una sicurezza assoluta.

DI LORENZO 5.5
Diciannovesimo esordiente della gestione Mancini. Avvio un poco frenato dall'emozione, in dalla sua parte c'è il cliente (relativamente) più rognoso, Salanovic, che lo fa discretamente soffrire. E se gli crea problemi lui...

MANCINI 5.5
Chiusura decisiva in scivolata su Göppel all'alba del match, poi si preoccupa di evitare ripartenze. Ma rischia il patatrak con un retropassaggio delirante che si incarica di salvare il solito Sirigu.

ROMAGNOLI 6
Ci mette il fisico, ma è evidente che mancano distanze e dialogo con Biraghi e Mancini. Poi vabbè: trova anche il primo gol in azzurro, di testa in mischia.

BIRAGHI 6
Piazza il cross per il primo gol nel confuso avvio. Spinge molto, ma con confusione. Nella ripresa è più lucido. Bonucci (43’ st) ng.

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ZANIOLO 5
Prima gara da titolare in Nazionale maggiore, nel primo tempo non riesce a sprigionare dribbling e corsa. Poco reattivo e pure nervoso: infatti Mancini lo toglie... El Shaarawy (18' st) 6.5 Anche lui è un debuttate, ma solo per la gestione Mancini. Prova subito una conclusione “a giro” e sembra consapevole di sé: mette il cross per il gol di Romagnoli e si inserisce bene per il gol personale. Non è una scoperta: se ha voglia, può essere un valore aggiunto nella tattica del Mancio.

CRISTANTE 5.5
Dovrebbe dettare i tempi dell'azione, ma non è abbastanza rapido nel far circolare palla. Continuiamo a pensare che sia più efficace a ridosso dell'area avversaria per sfruttare gli inserimenti: buona, infatti, l'imbucata per El Shaarawy.

VERRATTI 6
Tocca a lui accendere le giocate. Parte largo a sinistra per accentrarsi, ma raramente gli riesce di creare superiorità numerica. Nella ripresa prova ad abbassarsi per non intasare troppo gli spazi.

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BERNARDESCHI 6
Mette subito la gara sul binario giusto, poi volteggia a evitare tacchettate. Tonali (29' st) ng. Dicono sia un predestinato, intanto è il ventesimo esordiente di Mancini.

BELOTTI 6.5
E' una di quelle partite da pane duro, con spazi intasati, spallate e spintoni. Prova un paio di colpi in acrobazia, ma è sempre anticipato all'ultimo. Ripresa con piglio più deciso e meriterebbe pure un rigore dopo pochi minuti per una trattenuta. Però si vede che ci crede di più e alla fine trova due zuccate: otto gol in azzurro, di cui cinque al Liechtenstein...

GRIFO 5.5
Anche per lui prima gara da titolare che approccia con indiscutibile buona volontà. L'efficacia, però, è carente e anche nella ripresa si vede pochino.

CT MANCINI 6
Raggiunge il mito Pozzo per numero di vittorie, ma è lui il primo a suggerire saggiamente di lasciar perdere certi paragoni. Cambia tutto per provare, ma la Nazionale fatica e soprattutto rischia troppo. La sensazione è che non ci sia tutta 'sta roba dietro i titolari...

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ZANIOLO 5
Prima gara da titolare in Nazionale maggiore, nel primo tempo non riesce a sprigionare dribbling e corsa. Poco reattivo e pure nervoso: infatti Mancini lo toglie... El Shaarawy (18' st) 6.5 Anche lui è un debuttate, ma solo per la gestione Mancini. Prova subito una conclusione “a giro” e sembra consapevole di sé: mette il cross per il gol di Romagnoli e si inserisce bene per il gol personale. Non è una scoperta: se ha voglia, può essere un valore aggiunto nella tattica del Mancio.

CRISTANTE 5.5
Dovrebbe dettare i tempi dell'azione, ma non è abbastanza rapido nel far circolare palla. Continuiamo a pensare che sia più efficace a ridosso dell'area avversaria per sfruttare gli inserimenti: buona, infatti, l'imbucata per El Shaarawy.

VERRATTI 6
Tocca a lui accendere le giocate. Parte largo a sinistra per accentrarsi, ma raramente gli riesce di creare superiorità numerica. Nella ripresa prova ad abbassarsi per non intasare troppo gli spazi.

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