Coronavirus, Mancini: “Stop al calcio tardivo? Facile dirlo adesso”

L’opinione del ct azzurro: “Tante persone, comprese gli addetti ai lavori, neanche pensavano che questo virus sarebbe arrivato in Italia. Ha spiazzato un po’ tutti”. Sugli Europei: "Possiamo vincerli"
Coronavirus, Mancini: “Stop al calcio tardivo? Facile dirlo adesso”© Marco Canoniero

MILANO - “Innanzitutto è un dispiacere non poterli giocare per le motivazioni che tutti sappiamo. È stato molto difficile anche per noi che stavamo preparando tutto per questa manifestazione così importante, quindi ci fa molto dispiacere". Così Roberto Mancini in una anticipazione del collegamento a Da noi a Ruota Libera, in onda domenica su Raiuno, sul rinvio degli Europei nel 2021. "Allo stesso tempo credo che possa essere un piccolo vantaggio anche per noi, siamo una squadra giovane, avere un altro anno di esperienza per alcuni ragazzi può essere molto utile e credo che saremo tra le squadre che potrebbero vincere il prossimo campionato d'Europa", aggiunge.

Mancini: "Stop tardivo? Semplice dirlo adesso"

Dirlo adesso è abbastanza semplice, allora tante persone, comprese gli addetti ai lavori, neanche pensavano che questo virus sarebbe arrivato in Italia. Ha spiazzato un po' tutti. Allora si poteva pensare di continuare, anche in tutta Europa si sono trovati nelle stesse situazioni" continua il ct rispondendo alla domanda sulle polemiche nate dalla decisione di aver comunque giocato la partita ribattezzata "del contagio" Atalanta-Valencia. Sullo stop al campionato e le possibili ripercussioni sulla sua Nazionale commenta: "Molto dipenderà da quando inizierà il campionato perché poi chiaramente si accumuleranno una serie di partite tra club e competizioni internazionali e nazionali...potrebbe diventare un problema, però è anche vero che i giorni sono quelli, le date sono quelle quindi bisogna anche sapersi adeguare".

Mancini: “Vicino a medici e infermieri”

"La Federazione sta facendo tante iniziative in queste settimane: verranno premiati i medici, gli infermieri per tutto quello che stanno facendo e credo che ci dovremmo ricordare di loro anche dopo, perché adesso è troppo semplice. Dovremo ricordarci quello che hanno fatto e che sempre fanno per noi, credo siano veramente la parte migliore in questo momento". Il ct ha poi ricordato alcune tra le altre iniziative della Federazione come "dare Coverciano alle persone che sono in questo momento positive e non hanno la possibilità di stare in casa, oltre alle donazioni per lo Spallanzani di Roma". Per il dopo virus, Mancini si augura "che saremo persone migliori, ciò che è accaduto ci ha insegnato tante cose: che si può essere i più potenti, i più ricchi, i più belli; però poi arriva un nemico invisibile e ti abbatte come niente. Quindi spero che le persone diventino migliori, che possano diventare più buone: in Italia, in Europa, in tutto il mondo". Alla domanda su come si immagina la ripartenza dopo l'emergenza Coronavirus risponde: "Non credo sia una cosa semplice ma questa è la mia speranza e poi che si possa tornare a vedere il calcio veramente solo per divertirsi".

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