Toloi loda Gasperini: “In Nazionale grazie all’Atalanta”

Prima convocazione con l’Italia per il difensore: “Il mio modo di giocare è merito del tecnico”
Toloi loda Gasperini: “In Nazionale grazie all’Atalanta”© Getty Images

Mancini lo aveva presentato così (“L’ho chiamato perché gioca nella squadra più offensiva del campionato e perché sa ricoprire tutti i ruoli della difesa”), il diretto interessato lo ha fatto con emozione e tanta umiltà: "Sono molto felice di essere qui, è un grande onore. Qui ci sono alcuni dei migliori difensori del mondo e da loro si può imparare molto”. Rafael Toloi è alla prima convocazione in azzurro. Il difensore italo-brasiliano ha parlato nella conferenza stampa di Coverciano: “Non sono più un ragazzino, ma voglio fare bene in questo raduno e poi con l’Atalanta. Avevo la nazionalità italiana già prima di arrivare all’Atalanta. Due mesi fa è arrivato l'ok della Fifa per giocare in azzurro. Sono molto felice di essere qui. Il fatto di giocare in una squadra che sta facendo bene come è l'Atalanta, mi ha aiutato molto”.

Toloi: “Merito di Gasperini”

"Nessuno mi ha mai contattato dal Brasile - ha spiegato Toloi - Quando mi ha chiamato l'Italia ho detto subito sì. Di questa scelta sono felici anche tutti i miei familiari”. La capacità di difendere alto e le frequenti incursioni nella metà campo avversaria rappresentano uno dei punti di forza di Toloi: "Questo mio modo di giocare è merito di Gasperini, con cui ho imparato ad uscire e pressare alto, destro o centrale, non solo per pressare l'avversario, ma anche per giocare e creare situazioni. Qui naturalmente è diverso ma è un valore aggiunto, poi cercherò di imparare quello che serve per inserirmi nella squadra”.

Ricci: "Italiano fondamentale"

"Il mister Italiano è stato fondamentale nella mia carriera. Nello Spezia giochiamo con lo stesso modulo della nazionale e questo mi ha permesso di mettermi in mostra. È un'emozione incredibile essere con i migliori calciatori del Paese. Cerco di imparare da loro qualcosa ogni giorno - sono state invece le parole di Matteo Ricci, 26enne centrocampista dello Spezia, alla prima convocazione in azzurro come Toloi - Mi ha chiamato venerdì il direttore sportivo dello Spezia che mi ha comunicato questa cosa incredibile della convocazione in azzurro. Sono il primo giocatore dello Spezia ad approdare in Nazionale nel dopoguerra: è un onore rappresentare questa società e questa città. Mister Italiano è stato fondamentale, allo Spezia giochiamo con lo stesso modulo della Nazionale e anche questo mi ha permesso di mettermi in mostra e di farmi convocare dal ct”. Ricci è cresciuto calcisticamente e non solo con il gemello Federico, e come il fratello ha cambiato diverse maglie prima di trovare la sua dimensione ideale a La Spezia: "Non rimpiango la scelta di essere partito dalle categorie inferiori. Mio fratello Federico lotta con il Monza per la promozione in Serie A: ci sentiamo spesso e ci sosteniamo a vicenda”.

Ricci ricorda Luis Enrique

Mi portò due volte in panchina, quando le panchine erano da 7 - ha proseguito Ricci ricordando l’esperienza in giallorosso sotto la gestione di Luis Enrique - Mi trovava in palestra che facevo pesi, perché mi sono sempre sentito piccolo…Mi diceva: ‘Matteo, non devi rafforzarti le spalle, ma la testa. I muscoli non sono così importanti’. Era all’avanguardia, era in anticipo sui tempi. Mi ha aiutato tanto. Se fosse rimasto magari avrei avuto una grande chance in giallorosso. Comunque non rinnego di essere partito dalle categorie inferiori”.

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