Donnarumma e il Psg nella fattoria degli animali

Donnarumma e il Psg nella fattoria degli animali© Getty Images

Nel 2011, la Qatar Investment Authority ha acquistato il Psg. Secondo un calcolo per difetto, in questi dieci anni ha speso 1 miliardo e 300 milioni di euro la società di proprietà dell’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani, presieduta da Nasser Al-Khelaifi e il cui direttore generale è Jean-Claude Blanc, ex presidente ed ex ad della Juve. Nonostante le spese faraoniche, il Psg non è mai riuscito a vincere la Champions League: l’anno scorso per la prima volta ha guadagnato la finale, ma è stato sconfitto dal Bayern Monaco. Nel 2017, il Psg ha acquistato Neymar dal Barcellona per 222 milioni di euro e Kylian Mbappé dal Monaco per un’operazione costata 180 milioni di euro. Un’autorevole fonte ha raccontato a Tuttosport di un burrascoso incontro vis-à-vis fra Al Khelaifi e l’avvocato Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa dal 14 settembre 2016. A muso duro, il capo del calcio europeo, furioso per il pazzesco costo del doppio colpo dei parigini, disse al loro presidente: «Mi auguro che non lo facciate un’altra volta. Mai più». Possiamo garantirlo: la frase è edulcorata, ma la sostanza era stata talmente avvelenata al punto che Al Khelaifi l’ha tuttora ben presente, sebbene in queste ore mostri di trascurarla. Di nuovo, infatti, il Psg fa rumore per via di una nuova, astronomica manovra di mercato a nome Gianluigi Donnarumma che cade nel pieno della burrasca Superlega, alla quale il Paris non ha aderito. Anzi, ha visto lo stesso Nasser eletto presidente dell’Associazione dei club europei (Eca) al posto del dimissionario Andrea Agnelli, con Perez e Laporta in odore di stangata ceferiniana, con il susseguente contenzioso giuridico-sportivo che presumibilmente si trascinerà per mesi in un clima mefitico. Dodici milioni di euro netti all’anno per cinque anni, cioè il doppio lordo all’anno per cinque anni, cioè 120 milioni lordi al portiere della Nazionale, milanista sino al 30 giugno e poi libero di firmare per il Psg, sono i numeri di un’operazione che fa a pugni con il fair play finanziario. A causa della pandemia, l’Uefa l’aveva ufficialmente sospeso il primo aprile 2020 per la stagione 2020/2021, ma non per la prossima, almeno sino a prova contraria. Un giorno o l’altro, Ceferin e Al-Khelaifi ci spiegheranno cosa intendano per fair play finanziario nel calcio europeo simile alla fattoria degli animali di Orwell dove tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. Non è un bel vedere.

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