Euro 2020, da Bocelli a Bono degli U2: sarà uno show all'Olimpico

La Nazionale simbolo di resilienza alla pandemia. Mattarella in tribuna, Vezzali saluta il gruppo azzurro
Euro 2020, da Bocelli a Bono degli U2: sarà uno show all'Olimpico© BARTOLETTI

Questa sera alle 20.30 tutto sarà davvero più chiaro, al di là di ogni ragionevole dubbio. Soltanto in quel momento, quando inizierà la cerimonia di inaugurazione di Euro 2020 davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarà plasticamente evidente ciò che avrebbe significato per l'Italia “bucare” la possibilità di ospitare questo evento. Lo sarebbe stato in generale, ancora più adesso, quando le membra rattrappite del Paese, ma del mondo intero, si stanno risvegliando per riabbracciare finalmente le emozioni della vita. Sarà anche vero che le cerimonie di inaugurazione di queste manifestazioni sono un poco stucchevoli, ma questa volta non sarà così, perché la sua forza simbolica è dirompente. Doppiamente significativa perché, al tramonto della pandemia, celebra anche l'unione calcistica sostanziata da questo Europeo che celebra i 60 anni abbracciando tutta il Vecchio Continente (no che non era male l'idea dell'Europeo itinerante” di Michel Platini: faticosa da realizzare, casomai, ma tutt'altro che banale e pur un poco visionaria) che, tra mille ansie e contraddizioni, riuscirà a uscire dalla pandemia molto meglio di altri Paesi velocemente presi a modello con un eccesso di superficialità. E riuscirà ancora ad aggrovigliare le emozioni intorno al pallone. Stasera, prima che scendano in campo Turchia e Italia, la storia di sessanta anni di calcio europeo si mischierà con le note del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini eseguito dalla banda della Polizia di Stato, che sarà rappresentata anche da sei cavalieri in uniforme storico-risorgimentale (già: il Risorgimento che si unisce al Rinascimento tanto caro al presidente federale Gabriele Gravina nella narrazione di questa Nazionale) e gli atleti delle varie sezioni della Polizia. E poi Andrea Bocelli (il suo Nessun dorma è garanzia di lucciconi), il dj Martin Garrix, Bono e The Edge voce e chitarra degli U2, che hanno realizzato We Are The People - la canzone ufficiale di Euro 2020 – e che lasceranno poi lo spazio ai veri protagonisti: i calciatori, con gli ex azzurri Francesco Totti e Alessandro Nesta a simbolizzarli.

Incontri e parole

Poi, certo: la festa dovranno completarla gli azzurri a cui ieri ha fatto visita, in ritiro, la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. L'ex campionessa è stata ricevuta da Gravina e ha parlato con tutto il gruppo azzurro. Particolarmente simpatico l'incontro con Roberto Mancini, suo concittadino di Jesi a testimonianza di come la provincia spesso dimenticata resti l'ossatura fondamentale dello sport italiano: «Spero - ha commentato al termine della visita - di aver trasmesso a tutto il gruppo il mio spirito olimpico. Ho trovato nei ragazzi tantissima voglia di scendere in campo e soprattutto il desiderio di farlo con il pubblico. Il ct Mancini? Siamo due jesini, insieme siamo davvero una grande forza». Poi ha affidato al suo profilo Twitter un pensiero più personale in cui ha ricordato anche il dramma che ha colpito il nostro paese «Ho portato agli azzurri di Roberto Mancini il saluto del Governo e l’abbraccio di tutta Italia. Domani all’inno di Mameli, nel cuore di ognuno passeranno le immagini tragiche dei mezzi militari di Bergamo e dei tanti morti a causa del Covid. È a loro che dedicheremo ogni emozione».

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