Euro 2020, intervista a De Biasi: "Italia, occhio a Yilmaz"

I consigli del tecnico italiano che con l’Azerbaigian ha affrontato la Turchia lo scorso 27 maggio: «Davanti hanno qualità ed esperienza, ma in difesa non sono forti: vincerà l’Italia»
Euro 2020, intervista a De Biasi: "Italia, occhio a Yilmaz"© /Ag. Aldo Liverani

"Italia, ti spiego la Turchia". Gianni De Biasi, allenatore giramondo oggi alla guida della nazionale dell'Azerbaigian, ha affrontato i turchi in amichevole il 27 maggio ad Alanya, perdendo 2-1. In vista dell'esordio degli azzurri a Euro 2020, il tecnico ha svelato pregi e difetti della selezione di Gunes.

Gianni De Biasi, che squadra è la Turchia che affronterà l’Italia?

«Una formazione che ha giocatori con esperienza internazionale. Yilmaz, Celik e Yazici hanno vinto il campionato francese con il Lilla, mentre Calhanoglu lo conosciamo tutti. Quando li abbiamo incontrati avevano ancora qualcosa da completare nella rosa: non mi hanno fatto una grandissima impressione».

Quali possono essere i pericoli per gli azzurri?

«Certamente Yilmaz che è il trascinatore assoluto, anche si troverà di fronte Chiellini che è il migliore nel suo ruolo. I centrocampisti Yokuslu e Tufan sono le anime della squadra. Karaman, invece, è un esterno bravo anche in zona gol».

E i punti deboli dei turchi?

«In difesa non sono forti. Sembra strano, ma a me non hanno impressionato. Demiral non è nel suo momento migliore, mentre Soyuncu sta pagando la lunga stagione con il Leicester. Negli spazi aperti può andare in difficoltà».

Torniamo all'Italia: le piace la squadra di Mancini?

«Molto. È il giusto mix fra qualità, fantasia, fisico, giovani ed esperti che ogni allenatore vorrebbe avere. Bisognerà affrontare tutte le partite con grande attenzione e applicazione. Mancini ha trasferito ai ragazzi la voglia di far parte di un progetto importante. Guida la Nazionale come se fosse un club, inculcando la mentalità giusta».

È d'accordo sul rinnovo del tecnico fino al 2026?

«Certamente. Credo che in questo momento sia la certezza assoluta per questa Nazionale. Gli auguro di togliersi tante soddisfazioni».

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