Inghilterra-Italia, incubo formiche volanti a Wembley

Sciami enormi di insetti in arrivo sulla capitale, controllati con i radar. Tra vip e rischio Covid, si spera in 15mila tifosi italiani allo stadio
Inghilterra-Italia, incubo formiche volanti a Wembley

Che da queste parti possa piovere non è certo una novità. E volte vien giù talmente forte che gli inglesi se la cavano dicendo che “piovono cani e gatti”. L’acqua, dunque, non è un novità – e nemmeno un problema ma, sull’augusto prato di Wembley. Il problema, casomai, e se arrivano gli insetti, milioni di insetti, sciami di insetti. Niente scherzi: il rischio principale che si corre stasera è che lo stadio della finale venga preso d’assalto dalle formiche volanti. Una roba talmente grossa che gli scienziati stanno seguendo i loro movimenti con gli ausili dei radar: sono già stati localizzati nel sud-est dell’Inghilterra, maggiormente concentrati proprio a Londra e il timore è che aumentino di numero e decidano di “entrare” a Wembley insieme alle migliaia di tifosi.

Italia-Inghilterra, rischio tifosi senza biglietto

Ma a preoccupare di più l’organizzazione sono altri personaggi che tenteranno di entrare a Wembley: i tifosi senza biglietto: varato un massiccio aumento degli steward a Wembley dopo che per la semifinale tra Inghilterra e Danimarca è stato registrato l’ingresso di numerosi spettatori senza biglietto, in barba a tutte le norme anti-Covid. Già, perché il Covid non è affatto un problema del passato: restano oltre quota 30mila i casi giornalieri da Covid nel Regno Unito, alimentati ormai al 99% dalla variante Delta importata dall’India, su 1.1 milione di test. Lo certificano i dati diffusi alla vigilia della finale. Dati che non scoraggeranno i circa 67.000 mila tifosi che affluiranno a Wembley: quasi tutti inglesi, ovviamente, anche se a tifare Italia non saranno solo i mille che arriveranno dall’Italia nella “bolla” (atterraggio, pullman, stadio e ritorno immediato in Italia) ma si spera di arrivare a quota 15 mila grazie ai numerosi residenti a Londra. Nonostante il liberi tutti anticipato da Boris Johnson per il 19 luglio, il problema degli assembramenti angustia le autorità locali che hanno chiesto di evitare assembramenti intorno allo stadio prima e dopo la gara. Un appello che, onestamente, ha contorni patetici.

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