Italia da Mattarella e Draghi. Poi il bagno di folla per le strade di Roma

Il Capo dello Stato e il premier ricevono la Nazionale prima del giro sul bus con il trofeo per le strade della Capitale: tantissimi tifosi in festa
Italia da Mattarella e Draghi. Poi il bagno di folla per le strade di Roma© LAPRESSE

ROMA - Una giornata di festa dilagante, di cori, sorrisi, di momenti che resteranno per sempre. L'Italia di Mancini festeggia a Roma l'Europeo vinto: prima gli incontri istituzionali con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale e con il premier Draghi a Palazzo Chigi, poi il bagno di folla per le vie della Capitale sul pullman scoperto, con i calciatori azzurri scatenati e pazzi di gioia. Bonucci e Chiellini in marcatura stretta sulla coppa, Bernardeschi tra i più sfrenati, con Berrettini che si è unito ai festeggiamenti sul bus italiano. Delirio azzurro.

Tour finito, l'Italia ritorna all'hotel

Il pullman torna alla base dopo una sfilata lunghissima, l'ultimo a scendere è Bonucci con il trofeo in mano alzato davanti ai tifosi radunati all'esterno dell'hotel. Prima di lasciare il bus è stato cantato il ritornello di "Notti magiche".

Il programma della serata: cena e Negramaro

Sono più di 500 i tifosi ad attendere il pullman della Nazionale davanti all'Hotel Parco dei Principi dove, una volta terminata la sfilata per le vie di Roma, si terrà la cena celebrativa insieme ai Negramaro, che canteranno per la squadra. Ad attendere gli Azzurri in hotel c'è già il presidente del Coni Giovanni Malagò.

L'Italia sale sul pullman scoperto: c'è anche Berrettini!

Ora è il momento della festa sul pullman scoperto insieme ai tifosi. Azzurri scatenati, si canta l'inno e si alza la Coppa. C'è anche Berrettini a gioire con la squadra. Il bus della Nazionale passa tra i tifosi in strada per Roma, Mancini e alcuni giocatori riprendono tutto con il cellulare, l'entusiasmo è incontenibile. C'è un muro di italiani ad accogliere la Nazionale, sventolano le bandiere tricolori. Questo il percorso del pullman: via del Corso, piazza Venezia, via Quattro Novembre, largo Magnanapoli, via del Tritone, piazza Barberini, via Veneto, piazza Brasile, via Pinciana prima del ritorno all'Hotel Parco dei Principi, dove alloggia l'Italia.

Ovazione per Chiellini e Bonucci, coro per Spinazzola

Gravina, Mancini e tutta la Nazionale vengono chiamati sul palco insieme a Draghi. I giocatori vengono annunciati uno ad uno, ovazione per Bonucci, Chiellini, Chiesa, Donnarumma e Jorginho. Per Spinazzola parte il coro a lui dedicato “Olé olé olé Spina, Spina”. La foto di rito con tutti gli atleti invitati e l'esecuzione della banda chiudono la cerimonia.

Draghi: "Siamo al centro dell'Europa. Donnarumma, che parate!"

"Un saluto collettivo e un ringraziamento profondo dal governo, e anche da tutto lo staff di Palazzo Chigi che è affacciato alle finestre e vi guarda qui da sopra. I vostri successi sono stati straordinari. Oggi lo sport segna in maniera indelebile la storia delle nazioni. Oggi siete voi a essere entrati nella storia, con i vostri sprint, i vostri servizi, i vostri gol e le vostre parate". Lo dice il premier Mario Draghi parlando alla Nazionale e a Matteo Berrettini. Quindi il premier si interrompe e guardando Gigio Donnarumma sottolinea: "Che parate!". "Ci avete messo al centro dell'Europa, come dimostrano i messaggi di ringraziamento arrivati anche a me in queste ore. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare. Io sono sempre stato orgoglioso di essere italiano. Quello di cui ci avete reso orgogliosi è di essere uniti in queste celebrazioni in nome dell'Italia", ha aggiunto Draghi.

Le parole di Gravina

"Il calcio e la Nazionale concorrono a fare il nostro Paese più credibile, stimato, inclusivo e ricco: tutte le maggiori ricerche stimano l'impatto della grande vittoria di ieri nello 0,7% del Pil. Gli azzurri rappresentano un esempio positivo, un messaggio di bellezza che fa bene all'Italia, in termini di passione e fiducia per il futuro, ma anche economici: la vittoria, attraverso bel gioco e identità ben definita, è un incentivo a dare sempre il meglio di noi stessi in ogni settore. Il governo ha contribuito in maniera fattiva al successo organizzativo di un Europeo entrato nella storia ancora prima di iniziare. Dopo mesi di difficoltà, l'Europeo è stato l'evento della ripartenza, con Roma e il suo pubblico protagonista. Un torneo che ha esaltato i valori azzurri, un'esperienza sportiva esaltante".

Le parole di Bonucci

"Emozione indescrivibile. Al ritorno saliremo sul pullman scoperto e ci godremo ulteriormente la festa. La coppa è dei tifosi e glielo dovevamo. Per noi è stato importante dedicarci alle persone che stanno per strada". 

Malagò a Palazzo Chigi: "Questi risultati buon auspicio per Tokyo"

"I risultati ottenuti dalla Nazionale di calcio, da Matteo Berrettini e dalle ragazze dell'atletica agli Europei under 23 ci fanno ben sperare per questa straordinaria spedizione che sta partendo - ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò - Per lo sport e con lo sport si sente l'unità nazionale, il più prezioso regalo che ci avete fatto". 

L'arrivo dell'Italia al Quirinale e l'inizio della cerimonia

Gli azzurri sono arrivati in pullman e i primi a scendere sono stati il capitano Giorgio Chiellini e il ct Roberto Mancini, tenendo in mano il trofeo. La piazza antistante il palazzo è stata chiusa e sono giunti alla spicciolata diversi tifosi con bandierine tricolore, magliette dei calciatori azzurri e trombette, per accogliere il pullman degli azzurri. All'inizio della cerimonia gli azzurri campioni d'Europa hanno cantato, senza risparmiare la voce, l'inno nazionale. Anche il capo dello Stato ha scandito le parole dell'inno, suonato da una banda militare nei giardini del Quirinale. 

Chiellini e la dedica ad Astori

"Vorremmo dedicare questa vittoria a Davide Astori, che ho conosciuto e che avremmo voluto qui con noi oggi. Questa vittoria è per lei, che è stato il nostro primo tifoso - ha aggiunto Chiellini rivolgendosi a Mattarella - e ai milioni di italiani nel mondo che non ci hanno mai fatto sentire soli. Non abbiamo vinto l'Europeo per un rigore in più, ma per l'amicizia che ci ha legato in questa avventura: abbiamo tifato Matteo Berrettini, ci siamo sacrificati e aiutati. Ci siamo sentiti fratelli d'Italia, rispondendo a quanto ci aveva chiamato il nostro Paese".

Mancini: "Soddisfatti di aver regalato emozioni"

"Siamo orgogliosi di essere qui al Quirinale - le dichiarazioni di Mancini - Grazie al presidente per essere stato il nostro primo tifoso, insieme ai tanti italiani che a Londra, Monaco, Firenze e Roma ci hanno incitato. Il Paese è finalmente tornato a festeggiare, siamo soddisfatti di aver dato emozioni, scrivendo una delle pagine più belle del nostro calcio. La vittoria la dedichiamo agli italiani. Faccio i complimenti a Matteo Berrettini, abbiamo sofferto con lui, siamo convinti che tornerà a vincere a Wimbledon. Questa vittoria è la dimostrazione che quando si crede fermamente in ciò che si fa, è possibile inseguire un sogno apparentemente irrealizzabile".

Mattarella e il ringraziamento a Vialli

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo discorso rivolto alla Nazionale italiana e a Matteo Berrettini ha ringraziato i in modo particolare Gianluca Vialli: "In TV ha espresso sentimenti ed emotività che tutti avvertivamo. Questo non è giorno di discorsi ma di applausi e ringraziamenti. Complimenti! Ieri sera avete meritato di vincere ben al di là dei rigori perchè avete avuto due pesanti handicap: giocare in casa degli avversari in uno stadio come Wembley e il gol a freddo che avrebbe messo in ginocchio chiunque. Siete stati accompagnati e circondati dall'affetto degli italiani e li avete ricambiati rendendo onore allo sport. Così come ha fatto Matteo Berrettini, la rimonta del primo set equivale a una vittoria. Negli Europei avete reso onore allo sport per diversi motivi, avete vinto esprimendo un magnifico gioco che ha fatto divertire tutti. Avete reso onore allo sport, avete manifestato il legame comune che vi ha unito e armonia di squadra e questo è di straordinario valore. Un ringraziamento a Roberto Mancini: la fiducia che ha sempre manifestato, la rivoluzione nell'impostazione del gioco, l'accurata preparazione di ogni partita. Grazie, grazie davvero Mancini. Faccio anche i complimenti a Donnarumma per essere il miglior giocatore del torneo. E voglio far mio il ricordo di Davide Astori. E poi Spinazzola che con le stampelle è riuscito a precedere tutti alla premiazione".

I regali degli azzurri e di Berrettini a Mattarella

Gli azzurri, al termine della cerimonia, hanno regalato a Mattarella una maglia numero 10 personalizzata con le firme di tutti i giocatori. Matteo Berrettini, invece, ha donato al presidente della Repubblica una racchetta. Al termine della cerimonia è stata scattata una foto di gruppo, con gli atleti schierati dietro un lungo striscione tricolore, e Mattarella in posa con loro fra il team manager azzurro Gabriele Oriali e Berrettini.

Gravina: "La Nazionale è una grande bellezza"

"Questa nazionale è l'Italia: ha interpretato al meglio il suo sentimento di unità, con un grande potenziale di coesione, da paese ferito ma con una grande voglia di ripresa - ha dichiarato il presidente della Figc Gabriele Gravina- La nazionale è una grande bellezza, non solo nel gioco, ma nei valori. E' il punto di partenza per le riforme del nostro mondo, ma anche per il Paese". 

Le parole di Malagò

Il primo a prendere la parola è stato il presidente del Coni Giovanni Malagò: "Grazie per questa bellissima e meravigliosa iniziativa organizzata con l'immediatezza delle vicende sportive, sia per la Nazionale che per Matteo Berrettini. Questa è una meravigliosa giornata di sport, ma quando abbiamo organizzato tutto questo non sapevamo i risultati che sarebbero arrivati. Volevamo rendere il giusto omaggio a prescindere, a dimostrazione dell'importanza della meravigliosa avventura della Nazionale di calcio. Pochi giorni fa parlai della miccia che era stata accesa e che coinvolgeva tutto il Paese. Il grande merito va alla Federazione e al presidente Gravina. Questi ragazzi hanno portato valori incredibili. Grandi meriti anche a Mancini e al suo staff, e voglio fare i complimenti anche a Matteo Berrettini per quello che ha fatto. Siamo stati tutti orgogliosi di essere italiani. Abbiamo creduto in un progetto affidandoci a persone competenti. Stiamo partendo per Tokyo con la più grande spedizione di sempre, lo sport italiano è in un grande momento". 

Berrettini: "Spero di tornare al Quirinale con un trofeo"

"E' un onore essere qui. E' qualcosa di inimmaginabile esserci con la Nazionale. Sanno bene gli azzurri quanto ho tifato per loro". Così il tennista Matteo Berrettini, nel corso del suo intervento al Quirinale nel giorno dell'incontro tra la Nazionale e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Speriamo che tra qualche anno potrò tornare con un trofeo più importante e che possa rendervi ancora piu' orgogliosi", ha concluso Berrettini, ieri finalista a Wimbledon contro Djokovic.

Italia, l'arrivo a Fiumicino

La nazionale italiana è atterrata alle 6:06 a Roma all'aeroporto di Fiumicino dopo il trionfo nella finale dei campionato europei di calcio a Wembley contro l'Inghilterra. Un boato quando Mancini e Chiellini sono apparsi in cima alle scalette dell'aereo a Fiumicino. È quello tributato dalle decine di operatori aeroportuali che si sono radunati sotto il velivolo con applausi e cori. Il più scatenato Bonucci, che ha intonato "I campioni dell'Europa siamo noi". Foto ricordo e ringraziamenti a tutti gli azzurri, apparsi entusiasti e commossi. I campioni d'Europa sono stati accolti da un maxi striscione di Aeroporti di Roma con la scritta "Grazie azzurri".

Chiellini con la Coppa sul letto

Chiellini alza la coppa al cielo

Dopo Fiumicino, il rientro in hotel

Dopo l'atterraggio all'aeroporto di Fiumicino la nazionale italiana campione d'Europa è arrivata all'hotel Parco dei Principi quartier generale azzurro nella Capitale. Ad attendere Chiellini, che è sceso dal bus con una corona in testa, e compagni un nutrito gruppo di tifosi. 

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