Koopmeiners, la Juve e l'Atalanta
Quando si parla di Atalanta poi è impossibile non pensare a Teun Koopmeiners: un incrocio, quello con Huijsen, che può diventare interessante, pur non trattandosi ovviamente di uno scambio con conguaglio. L’Atalanta infatti finora ha sempre alzato il muro sul centrocampista olandese: tutti hanno un prezzo e nessuno è incedibile, nell’ottica del club nerazzurro, ma la richiesta della Dea è sempre stata quella, una cifra attorno ai 60 milioni per uno dei gioielli più preziosi della bottega di lusso bergamasca, senza mai prendere in considerazione l’idea di una o più contropartite tecniche. La Juventus ha un’idea diversa pure sulla valutazione di Koopmeiners: 40 milioni, che è poi la cifra di cui dispone Giuntoli al netto di eventuali uscite. Koop piace non solo perché è forse il miglior centrocampista della Serie A: Thiago Motta cerca calciatori versatili, in grado di ricoprire più ruoli e di adattarsi a varie soluzioni tattiche. E l’olandese, che nell’Atalanta di Gasperini agisce sia da trequartista sia da centrocampista centrale, corrisponde perfettamente all’identikit.
Koopmeiners, intesa Juve
Nel frattempo l’intesa tra il club bianconero e Bart Baving, agente storico di Koopmeiners, è di fatto una pura formalità, solo da sigillare se il resto andrà a incastrarsi: contratto fino al 2029 e uno stipendio da 4,5 annui più eventuali bonus. Ma c’è prima l’ostacolo più alto da scavalcare: trovare l’intesa con la Dea. Però la riapertura dei discorsi per Huijsen considerando le necessità dell’Atalanta dopo l’infortunio di Scalvini, può servire a dare una svolta anche all’affare Koopmeiners. Intanto Luca Percassi, a Milano per l’evento della Lega Pro, non ha chiuso la porta, parlando con SportItalia: «Giuntoli? Non l’ho visto. E se mi chiama per Teun? Io rispondo a tutti... Normale che un giocatore del livello di Koopmeiners interessi a grandi squadre. Penso sia cresciuto molto da quando l’abbiamo preso, ha fatto un percorso fantastico e valuteremo con grande serenità il futuro. L’ottica della società è sempre usare la testa, fare le cose per rinforzarci, anche attraverso le vendite come in questi anni».
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