Il mercato in uscita e in entrata: ecco che faccia avrà la Juventus di Motta

Vendere per comprare l'imperativo del bilancio: le mosse di Giuntoli tra Liga, Premier e Bundesliga, rafforzate dall'arrivo di Pompilio e da quello prossimo di Stefanelli

Ci sono un’italiana, una spagnola, un’inglese e una tedesca. E no, non si tratta di una barzelletta. È semmai l’elenco delle società che, negli ultimi giorni, si sono mosse per acquisire le proverbiali informazioni intorno al profilo di Dean Huijsen. Thiago Motta e Cristiano Giuntoli, in occasione del loro recente summit di mercato, hanno concordato nel ritenere lo spagnolo d’Olanda un elemento di grande prospettiva, ma anche uno dei giovani sacrificabili sull’altare di un’asticella da alzare nell’immediato. Soltanto a fronte di un’offerta reputata congrua, naturalmente: 30 milioni o giù (su?) di lì. Queste ore, insomma, servono ai vertici della Juventus per soppesare le manifestazioni d’interesse ricevute, lasciar intendere le proprie richieste e capire quale controparte possa muovere passi concreti.

Huijsen: tutti i club alla finestra

La spagnola, per esempio, è l’ultima arrivata, ma anche quella che pare avere le più serie intenzioni: si tratta del Girona, che al centrale classe 2005 può offrire l’ambiente in cui è cresciuto, ovvero la penisola iberica, e il palcoscenico più prestigioso, dunque la Champions League. Ma il direttore tecnico bianconero sta mantenendo rapporti piuttosto stretti anche con l’inglese, cioè il Newcastle, e soprattutto con la tedesca, cioè il Borussia Dortmund, società nell’orbita di Sancho e attuale proprietaria del cartellino di Adeyemi, profilo piuttosto gradito a Motta. Gli incastri non mancano, insomma, dalla difesa all’attacco. E l’italiana? Si tratta dell’Atalanta e qui, per davvero, il discorso si amplia un bel po’.

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Giuntoli e l'operazione Koopmeiners

Giuntoli, infatti, confidando di chiudere nei prossimi giorni l’operazione Douglas Luiz, sta per muovere passi concreti in direzione del prossimo obiettivo in entrata. Ovvero quel Teun Koopmeiners di cui si chiacchiera da tempo, ma del quale Giuntoli non ha ancora parlato direttamente con l’Atalanta. Ecco, i tempi sono maturi. E nei prossimi giorni il contatto ci sarà: sul piatto un’offerta economica e, per abbassare l’esborso totale rispetto alle pretese intorno ai 60 milioni provenienti dal Bergamo, una contropartita tecnica. Quale? Ma proprio Huijsen, naturalmente.

Reputato un giovane di grande talento da Gasperini, ma anche una carta da calare sul tavolo già nell’immediato dopo il grave infortunio occorso a Scalvini. E dunque? E dunque alla Continassa si lavora su più fronti, alla ricerca del miglior offerente: se la Dea valuterà lo spagnolo in maniera congrua potrà essere direttamente inserito nella trattativa per il (quasi) connazionale Koopmeiners, altrimenti Giuntoli lo potrebbe cedere a un’altra delle protagoniste della… barzelletta. Per poi girare l’incasso, comunque, sul fronte che porta a “Koop”, il trequartista ideale nel 4-2-3-1 che Motta sta iniziando a immaginare nella sua testa, in attesa di disegnarlo sulla lavagnetta alla Continassa.

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Le sorti di Chiesa dopo l'Europeo

Le congiunture economiche dei bianconeri non sembrano spianare la strada, ma il direttore tecnico è determinato a realizzare il principale desiderio del neo tecnico bianconero, forte dell’accordo di massima già raggiunto con l’entourage del giocatore (quinquennale da 4 milioni più bonus) e della volontà di vestire il bianconero del ragazzo. Prima di stringere per Koopmeiners, però, Giuntoli confida di accogliere Douglas Luiz a Torino: accordo con Aston Villa e brasiliano sono cosa fatta, ora tocca ai Villains e a McKennie trovare la quadra sull’ingaggio dell’americano, che punta anche a una buonuscita dalla Juventus.

E in uscita, non adesso, ma alla fine dell’Europeo, potrebbe ritrovarsi Federico Chiesa, a un anno ormai dalla scadenza di contratto. L’esterno azzurro piace alla Roma, al Napoli e anche al Bayern Monaco, mentre Giuntoli ha fatto il suo nome con più interlocutori nei recenti viaggi a Londra. Semi lasciati cadere a terra, in attesa di scoprire se germoglieranno. arriva stef anelli Dopo Pompilio, intanto, è in arrivo a Torino un altro tassello dello staff di Giuntoli. Il Pisa e il ds Stefano Stefanelli comunicano di aver consensualmente deciso di non proseguire il rapporto professionale in scadenza nel 2025", il comunicato del club toscano di ieri. Stefanelli in bianconero guiderà l’area dello scouting.

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Ci sono un’italiana, una spagnola, un’inglese e una tedesca. E no, non si tratta di una barzelletta. È semmai l’elenco delle società che, negli ultimi giorni, si sono mosse per acquisire le proverbiali informazioni intorno al profilo di Dean Huijsen. Thiago Motta e Cristiano Giuntoli, in occasione del loro recente summit di mercato, hanno concordato nel ritenere lo spagnolo d’Olanda un elemento di grande prospettiva, ma anche uno dei giovani sacrificabili sull’altare di un’asticella da alzare nell’immediato. Soltanto a fronte di un’offerta reputata congrua, naturalmente: 30 milioni o giù (su?) di lì. Queste ore, insomma, servono ai vertici della Juventus per soppesare le manifestazioni d’interesse ricevute, lasciar intendere le proprie richieste e capire quale controparte possa muovere passi concreti.

Huijsen: tutti i club alla finestra

La spagnola, per esempio, è l’ultima arrivata, ma anche quella che pare avere le più serie intenzioni: si tratta del Girona, che al centrale classe 2005 può offrire l’ambiente in cui è cresciuto, ovvero la penisola iberica, e il palcoscenico più prestigioso, dunque la Champions League. Ma il direttore tecnico bianconero sta mantenendo rapporti piuttosto stretti anche con l’inglese, cioè il Newcastle, e soprattutto con la tedesca, cioè il Borussia Dortmund, società nell’orbita di Sancho e attuale proprietaria del cartellino di Adeyemi, profilo piuttosto gradito a Motta. Gli incastri non mancano, insomma, dalla difesa all’attacco. E l’italiana? Si tratta dell’Atalanta e qui, per davvero, il discorso si amplia un bel po’.

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