Toro, Pinamonti e Laurienté: paghi 1, prendi 2. Contatti Vagnati-Carnevali

Contatti tra Vagnati e Carnevali: l’italiano valutato dal Toro 14 milioni, il francese trattato in prestito con obbligo in caso di approdo in Europa

Si sta aprendo una partita destinata a offrire parecchie puntate, già lo immaginiamo. Perché l’interesse del Torino è acclarato, in specie per l’attaccante italiano e per l’ala francese, con però la possibilità che la trattativa inglobi, strada facendo, anche il terzino scozzese, finora oggetto di sondaggi solamente preventivi. L’attaccante italiano si chiama Andrea Pinamonti, a maggio ha compiuto 25 anni e il contratto che lo lega al Sassuolo scadrà nel ‘27. Ingaggio pesante, pesantissimo per gli emiliani: lo era già in partenza, figuratevi ora che sono retrocessi in B. Balla tra 2,3 e 2,4 milioni netti a stagione, stipendio alto, decisamente sopra le medie dei neroverdi perché frutto anche degli emolumenti stabiliti ai tempi dell’Inter. L’accordo tra il centravanti e il Sassuolo doveva necessariamente tener conto della realtà già in essere, non solo dei tetti di spesa degli emiliani. Così, alle spalle della bandiera neroverde Domenico Berardi, eccezionalmente premiato con un contratto da 3 milioni netti a stagione, c’è lui e praticamente solo lui, Pinamonti. Comprato dal Sassuolo nell’estate del 2023, come da obbligo di riscatto dopo un campionato in prestito, per oltre 20 milioni, cifra da record per il club. Se ci dimenticassimo della retrocessione, potremmo scrivere che arriva da una stagione positiva per quel che lo riguarda: 38 presenze in campionato di cui 37 da titolare, 11 reti segnate, 2 assist-gol per i compagni. Dopo la stagione d’oro nell’Empoli (2021-’22, 13 gol) è tornato in doppia cifra superando d’un balzo quel minimo traguardo delle 5 reti raggiunto al primo anno col Sassuolo.

Il Toro punta al doppio colpo

È tornato a sbocciare, l’età della maturità si sta man mano avvicinando e diventa un’opzione, una qualità anche per il futuro. Al Torino interessa, eccome: giacché Paolo Vanoli non potrà contare sempre e solo su Duvan Zapata, 33 anni e muscoli da gestire in coda alla sua lunga carriera (Tonny Sanabria e Pietro Pellegri sono in vendita, si sa). Questo, immaginando il 3-4-3, il modulo che il nuovo tecnico del Torino proverà sin dall’inizio del ritiro, modulo interpretabile come un 3-4-2-1 con un pivot di riferimento (alle spalle, tatticamente, due ali vere più che due fantasisti votati all’accentramento). A maggior ragione al Torino servirebbe un’altra punta capace di dare garanzie se poi con Vanoli dovesse trovare strada anche il 3-5-2, possibile alternativa tattica col doppio attaccante già pianificata in queste settimane tra il tecnico e Davide Vagnati. E nel Sassuolo milita anche un altro giocatore considerabile utile alla causa, Armand Laurienté, 26 anni il prossimo dicembre, sotto contratto fino al 2027. Ingaggio più... umano per il Sassuolo, un milione netto per via degli scatti annuali (era partito da 900 mila euro nel 2022). Due anni fa, al termine di un lunghissimo duello proprio col Torino, il Sassuolo dovette investire quasi 12 milioni per acquistarlo dal Lorient. Nella prima stagione mise a segno 7 reti, invece 5 in quella terminata lo scorso maggio, ma sfornando anche 6 assist-gol, il suo primo mestiere.

Toro-Sassuolo, Doig il terzo nome in ballo

Se Pinamonti è la classica prima punta (Zapata potrebbe giocare con lui partendo dalla sua posizione preferita, dalla trequarti sul centrosinistra), Laurienté rappresenta invece un’ala tatticamente ideale per creare gioco in specie sulla corsia sinistra (ma è impiegabile anche a destra, volendo: e non sarebbe certo la prima volta, anzi). Vagnati, peraltro, nelle sue chiacchierate con l’ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha chiesto informazioni anche sul destino di Josh Doig, scozzese, 22 anni compiuti a maggio, terzino sinistro di spinta sotto contratto sino al 2028 (640 mila euro netti di ingaggio), acquistato a gennaio (era al Verona) per 6 milioni. Con gli emiliani, 16 presenze di cui 15 da titolare su un massimo possibile di 18, nessuna rete, ma 2 assist-gol. Il Torino lo aveva trattato nella scorsa estate, con un vago ritorno lo scorso gennaio. Potrebbe anche interessare, ma Vagnati sta dando l’idea di avere di meglio nel taccuino per la fascia mancina, per cui l’argomento non è stato troppo approfondito con Carnevali. Lo stiamo raccontando da tempo, l’interesse del Torino per Pinamonti è letteralmente decollato (stesso discorso per Laurienté) in particolar modo dopo la retrocessione del Sassuolo. Per il club neroverde sarà pressoché impossibile tenere Pinamonti in B: la società è solida e non esiste una problematica di liquidità in senso stretto, però la spesa per lo stipendio (quasi 4,5 milioni lordi) e il carico dell’investimento da 20 milioni abbondanti per il cartellino sono cifre assolutamente fuori mercato per il club emiliano. E poi pesano le volontà dei giocatori: riuscire a trattenere sia Pinamonti sia Laurienté nel campionato cadetto con adeguate motivazioni appare un miracolo, a oggi. Che poi Carnevali, top-manager esperto, mai morbido, sicuramente capace, sia ben determinato a non svendere i giocatori, beh, questa è una certezza. Ma la realtà resta realtà per tutti. E la B per il Sassuolo significa un bagno di sangue.

La trattativa tra Vagnati e Carnevali

Proprio per questo Vagnati, nelle ripetute chiacchierate di questi giorni con i vertici neroverdi, sta ragionando sulla possibilità di confezionare un’offerta in stile “paghi uno e prendi due”, cioè un acquisto a titolo definitivo con allegato un prestito oneroso con diritto di riscatto, trasformabile in obbligo in caso di qualificazione a una Coppa europea. E, oggi come oggi, un prezzo realistico immaginato dal Torino per Pinamonti oscilla tra 12 e 14 milioni, con una variabile diversa di bonus (tra 8 e 10 milioni per Laurienté). Sono cifre che chiaramente non riconosce Carnevali in questa fase preliminare di mercato, ma che finiranno per condizionare le trattative che investiranno i due giocatori a luglio, quando emergerà meglio anche il lotto di pretendenti. E se nessuna big in A si muoverà in modo interessante per Pinamonti (visto come una riserva, chiaramente) proponendo un prestito oneroso con diritto e possibile restituzione al Sassuolo se gli emiliani si ritrovassero di nuovo in A già tra un anno, allora per Carnevali diventerebbe molto più funzionale inseguire una cessione a cifre, appunto, realistiche. E a quel punto le società di livello medioalto come il Torino potrebbero sedersi a trattare con maggiori margini di movimento. Lo stesso attaccante si vedrebbe meglio valorizzato sulla carta, perché trattato da titolare con le stigmate del protagonista. E appunto tra questi paletti si sta muovendo Vagnati per tentare la scalata a Pinamonti, con Laurienté allegato in prestito nel pacchetto. Il dt granata sta prendendo la rincorsa, diciamo così. E le numerose chiacchierate di queste due settimane con Carnevali sono lì a dimostrarlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...