Se il valore di mercato delle due rose fosse un parametro determinante, stasera potremmo anche non scendere in campo. Il sito specializzato Transfermarkt quantifica in 965 milioni di euro la valutazione dei cartellini dei giocatori convocati dalla Spagna, contro i 705 milioni degli azzurri. La differenza di “peso” tra le due rose è comunque indicativa sul fatto che a Gelsenkirchen l’Italia sia attesa da un Everest, come peraltro mostrano pure i precedenti con la Spagna che non battiamo nei novanta minuti dal 2-0 firmato Chiellini-Pellè agli Europei del 2016. Era il 27 giugno e, grazie a quella vittoria, la Nazionale allora allenata da Antonio Conte conquistò il pass per i quarti di finale. Poi gli spagnoli li avremmo battuti pure il 6 luglio 2021, nella semifinale dell’ultima rassegna continentale, ma “soltanto” ai rigori, con il decisivo errore di Alvaro Morata. Il cui cartellino viene valutato 16 milioni da transfermarkt: parametro che potrebbe tornare utile nelle prossime settimane, alla luce del fatto che il centravanti ha manifestato l’intenzione di lasciare la Liga per tornare proprio nel nostro campionato dove si sente a casa.
Italia-Spagna: il valore delle rose a confronto
Nel suo caso però a spaventare sono soprattutto i 6,5 milioni che prende all’Atletico Madrid, il doppio, al lordo, per i nostri club dopo che è stato cancellato il Decreto Crescita, fino a un’estate fa jolly iper-sfruttato per assicurarsi giocatori di quel target (emblematico quanto accaduto con Lukaku). Tornando alle rose delle due squadre, non stupisce il fatto che il giocatore dal cartellino più pesante corrisponda all’identikit di Rodri. Il regista ha la valutazione di un centravanti (120 milioni), ma è l’unico insostituibile nella squadra più forte del pianeta (ovvero il Manchester City di Pep Guardiola) nonché l’uomo che ha deciso la finale di Champions vinta dagli inglesi con l’Inter.