L’incredibile differenza tra Italia e Spagna: mercato e caso Nico Williams

Il “peso” dei cartellini tra le due nazionali: De La Fuente ha tra le mani una rosa da 965 milioni!

Se il valore di mercato delle due rose fosse un parametro determinante, stasera potremmo anche non scendere in campo. Il sito specializzato Transfermarkt quantifica in 965 milioni di euro la valutazione dei cartellini dei giocatori convocati dalla Spagna, contro i 705 milioni degli azzurri. La differenza di “peso” tra le due rose è comunque indicativa sul fatto che a Gelsenkirchen l’Italia sia attesa da un Everest, come peraltro mostrano pure i precedenti con la Spagna che non battiamo nei novanta minuti dal 2-0 firmato Chiellini-Pellè agli Europei del 2016. Era il 27 giugno e, grazie a quella vittoria, la Nazionale allora allenata da Antonio Conte conquistò il pass per i quarti di finale. Poi gli spagnoli li avremmo battuti pure il 6 luglio 2021, nella semifinale dell’ultima rassegna continentale, ma “soltanto” ai rigori, con il decisivo errore di Alvaro Morata. Il cui cartellino viene valutato 16 milioni da transfermarkt: parametro che potrebbe tornare utile nelle prossime settimane, alla luce del fatto che il centravanti ha manifestato l’intenzione di lasciare la Liga per tornare proprio nel nostro campionato dove si sente a casa.

Italia-Spagna: il valore delle rose a confronto

Nel suo caso però a spaventare sono soprattutto i 6,5 milioni che prende all’Atletico Madrid, il doppio, al lordo, per i nostri club dopo che è stato cancellato il Decreto Crescita, fino a un’estate fa jolly iper-sfruttato per assicurarsi giocatori di quel target (emblematico quanto accaduto con Lukaku). Tornando alle rose delle due squadre, non stupisce il fatto che il giocatore dal cartellino più pesante corrisponda all’identikit di Rodri. Il regista ha la valutazione di un centravanti (120 milioni), ma è l’unico insostituibile nella squadra più forte del pianeta (ovvero il Manchester City di Pep Guardiola) nonché l’uomo che ha deciso la finale di Champions vinta dagli inglesi con l’Inter.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dove andrà Nico Williams?

Non è un volo pindarico rispolverare il ricordo di Istanbul, non fosse altro perché la Nazionale di Luciano Spalletti ha una marcata trazione nerazzurra. E gli interisti, anche grazie ai risultati ottenuti nell’ultimo biennio (finale di Champions e vittoria dell’ultimo scudetto) occupano tutte le posizioni sul podio tra i giocatori con valore più alto. Primo è Nicolò Barella, valutato 80 milioni (ma il rinnovo appena firmato lo toglie dal mercato), terzo è Federico Dimarco (50 milioni), mentre secondo è Alessandro Bastoni (70 milioni). Questi, tra gli interisti, è sicuramente quello che ha più estimatori: Beppe Marotta non ha alcuna intenzione di venderlo, ma, nel caso in cui ci fosse la necessità di incassare molti soldi da una sola cessione, il cartellino di Bastoni - ancor più che quello di Lautaro - varrebbe come un assegno circolare.

Incedibile e non solo per la valutazione da 90 milioni che fa transfermarkt è Lamine Yamal - il secondo tra gli spagnoli sul podio - che a 16 anni e 338 giorni è diventato il più giovane calciatore ad aver messo piede in campo in un campionato europeo. Diverso il discorso per Nico Williams che il Barcellona vorrebbe aggiungere proprio a Yamal nella gioielleria blaugrana. La stella dell’Athletic Bilbao ha rimandato ogni discorso alla fine degli Europei e la sensazione è che il ragazzo farà parlare molto di sé pure sul mercato...

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Se il valore di mercato delle due rose fosse un parametro determinante, stasera potremmo anche non scendere in campo. Il sito specializzato Transfermarkt quantifica in 965 milioni di euro la valutazione dei cartellini dei giocatori convocati dalla Spagna, contro i 705 milioni degli azzurri. La differenza di “peso” tra le due rose è comunque indicativa sul fatto che a Gelsenkirchen l’Italia sia attesa da un Everest, come peraltro mostrano pure i precedenti con la Spagna che non battiamo nei novanta minuti dal 2-0 firmato Chiellini-Pellè agli Europei del 2016. Era il 27 giugno e, grazie a quella vittoria, la Nazionale allora allenata da Antonio Conte conquistò il pass per i quarti di finale. Poi gli spagnoli li avremmo battuti pure il 6 luglio 2021, nella semifinale dell’ultima rassegna continentale, ma “soltanto” ai rigori, con il decisivo errore di Alvaro Morata. Il cui cartellino viene valutato 16 milioni da transfermarkt: parametro che potrebbe tornare utile nelle prossime settimane, alla luce del fatto che il centravanti ha manifestato l’intenzione di lasciare la Liga per tornare proprio nel nostro campionato dove si sente a casa.

Italia-Spagna: il valore delle rose a confronto

Nel suo caso però a spaventare sono soprattutto i 6,5 milioni che prende all’Atletico Madrid, il doppio, al lordo, per i nostri club dopo che è stato cancellato il Decreto Crescita, fino a un’estate fa jolly iper-sfruttato per assicurarsi giocatori di quel target (emblematico quanto accaduto con Lukaku). Tornando alle rose delle due squadre, non stupisce il fatto che il giocatore dal cartellino più pesante corrisponda all’identikit di Rodri. Il regista ha la valutazione di un centravanti (120 milioni), ma è l’unico insostituibile nella squadra più forte del pianeta (ovvero il Manchester City di Pep Guardiola) nonché l’uomo che ha deciso la finale di Champions vinta dagli inglesi con l’Inter.

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