INVIATO A DORTMUND - Riflessi bianconeri di mercato, sul prato del Westfalenstadium, con l'attenzione degli osservatori di Cristiano Giuntoli puntati sull'Albania, dove giocano due elementi che da tempo sono attenzionati e che, ora, potranno essere misurati in una gara di alto livello internazionale. Il primo è l'esterno Mario Mitaj, con passaporto greco-albanese, che piace per la sua abilità nel giocare a tuta fascia con personalità nonostante abbia appena a 20 anni.
Mitaj, la valutazione
A Tuttosport ne aveva tessuto le lodi anche Edy Reja che, allora ct delle Aquile, lo inserì in Nazionale maggiore proprio in virtù di questa maturità: «È un ragazzo di grandi qualità morali. Mi ha colpito molto il modo in cui si trasforma: fuori dal campo non è mai sopra le righe, verrebbe da definirlo perfino timido. Poi, però, in campo mostra un grande personalità, di certo superiore a quella che ti aspetteresti da uno della sua età: si fa valere e non ha timore di assumersi responsabilità nelle giocate». Alcuni emissari bianconeri lo avevano già osservato al Tardini di Parma, in occasione dell'amichevole contro il Cile che l'Albania perse per 3-0, in cui Mitaj fu uno dei pochi a salvarsi, ricevendo i complimenti di Sylvinho, come già era accaduto nell'altra sconfitta in amichevole contro la Svezia. Un profilo interessante che la Lokomotiv Mosca valuta tra gli 8 e i 10 milioni di euro.