Pagina 3 | Rabiot, la Juve e una nuova alternativa. E torna di moda un finalista Champions

Prima il centrocampo. Il reparto che più ha stentato nelle ultime stagioni, come vuole la logica, è anche quello intorno al quale si stanno infittendo maggiori ragionamenti sull’asse Giuntoli-Thiago Motta. L’occasione Douglas Luiz, colta al volo dal direttore tecnico bianconero, consegnerà a breve un tassello di assoluta qualità alla mediana della Juventus. In attesa di conferire una fisionomia definitiva al pacchetto di giocatori da mettere nelle mani del tecnico italo-brasiliano. Il quasi ex Aston Villa, salvo impronosticabili colpi di scena, rinforzerà un pacchetto che già consta degli azzurri Locatelli e Fagioli, a sua volta una sorta di nuovo acquisto dopo la lunga squalifica per le note vicende extra-campo.

Juve, la situazione di Rabiot

La principale incognita, semmai, aleggia sulla folta chioma di Rabiot, la cui risposta alla proposta di prolungamento del club si sta facendo attendere. Il termine fissato dallo stesso centrocampista della Francia, con cui è in ritiro in Germania alla vigilia dell’esordio a Euro 2024, che per i Bleus avverrà lunedì contro l’Austria, è infatti ormai prossimo alla scadenza: “Cavallo Pazzo” aveva annunciato un verdetto entro il via della rassegna continentale, ma con ogni probabilità si arrogherà una proroga. Giuntoli ha messo sul piatto un biennale con opzione per il terzo anno a cifre del tutto analoghe a quelle elargite in questa stagione, quindi circa 7,5 milioni, ma Madame Veronique non si è ancora esposta.

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Rabiot, l'endorsement di Mbappé

La mamma-agente non ha fretta e ora, a ben vedere, non ce l’ha nemmeno la Juventus, che intanto sta rinforzando il reparto con lo stesso Douglas Luiz. Una mossa che, in qualche modo, potrebbe riversare un po’ di pressione proprio su Rabiot, che intanto nei giorni scorsi ha incassato l’interesse di alcuni club, tra cui il Milan, seppur senza passi concreti. E, ieri, anche l’investitura di un mostro sacro come Mbappè: «Adrien è maturo nel gioco e nei discorsi, vive l’apice della carriera: ha già vestito la fascia di capitano della Juve e, in club così importanti, certe scelte non si sbagliano. Negli anni scorsi ha avuto qualche passaggio a vuoto, ma oggi abbiamo con noi un uomo risoluto».

Juve su Fofana. E in uscita...

Lo scenario intorno a Rabiot non è mutato, con un cauto ottimismo che continua a serpeggiare alla Continassa, anche se la società si sta muovendo per far fronte a ogni scenario possibile: nelle ultime ore è stato sondato Youssouf Fofana, 25 anni, annunciato in uscita dal Monaco in estate. A proposito di centrocampo, la mole di interpreti in organico alla Continassa imporrà a Giuntoli di concentrarsi (anche) sulle uscite. Miretti è un obiettivo prioritario di Gilardino al Genoa, per Nicolussi Caviglia si valuteranno offerte a titolo definitivo. E una soluzione andrà trovata anche per Arthur, da ieri ufficialmente rientrato dal prestito alla Fiorentina: l’agente Pastorello ha provato a valutare i margini di conferma agli ordini di Thiago Motta, ma il brasiliano è destinato a partire di nuovo, con l’Everton che si è già mosso per prendere informazioni.

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L'obiettivo primario resta Koopmeiners

E poi c’è Barrenechea, il nome caldo del momento: piace al Villarreal e piace anche al Napoli, ma piace soprattutto al neo-tecnico bianconero che lo vorrebbe con sé almeno in ritiro. L’obiettivo prioritario, in questa fase del mercato, resta in ogni caso Koopmeiners, nonostante le richieste non inferiori ai 60 milioni da parte dell’Atalanta. Per arrivare all’olandese serve almeno una cessione eccellente, e il West Ham si è appena dimostrato molto interessato a Soulé, oltre a una contropartita condivisa con la Dea, e il profilo giusto potrebbe essere quello di Huijsen. Tra i pali tutto definito per l’arrivo di Di Gregorio, mentre Giuntoli nei prossimi giorni confida di sbloccare il passaggio di Szczesny all’Al Nassr, al limite incassando qualcosa meno dei 5 milioni inizialmente preventivati.

In attacco, invece, Morata può rivelarsi la grande occasione: De Rossi ha già parlato con lo spagnolo per prospettargli il progetto della Roma, ma lui con la Juve ha un rapporto speciale e non avrebbe problemi a decurtarsi lo stipendio per tornare in bianconero. Capitolo esterni offensivi, infine: la possibile uscita di Chiesa, ormai a un anno dalla scadenza, oltre che dello stesso Soulé, impone a Giuntoli di valutare alternative di livello. Se va raffreddandosi la pista Greenwood, le ultime telefonate con il Manchester United hanno riportato in auge il nome di Sancho, già trattato a gennaio quando i Red Devils avevano aperto al prestito. Una soluzione che potrebbe tornare a ingolosire ora Giuntoli.

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L'obiettivo primario resta Koopmeiners

E poi c’è Barrenechea, il nome caldo del momento: piace al Villarreal e piace anche al Napoli, ma piace soprattutto al neo-tecnico bianconero che lo vorrebbe con sé almeno in ritiro. L’obiettivo prioritario, in questa fase del mercato, resta in ogni caso Koopmeiners, nonostante le richieste non inferiori ai 60 milioni da parte dell’Atalanta. Per arrivare all’olandese serve almeno una cessione eccellente, e il West Ham si è appena dimostrato molto interessato a Soulé, oltre a una contropartita condivisa con la Dea, e il profilo giusto potrebbe essere quello di Huijsen. Tra i pali tutto definito per l’arrivo di Di Gregorio, mentre Giuntoli nei prossimi giorni confida di sbloccare il passaggio di Szczesny all’Al Nassr, al limite incassando qualcosa meno dei 5 milioni inizialmente preventivati.

In attacco, invece, Morata può rivelarsi la grande occasione: De Rossi ha già parlato con lo spagnolo per prospettargli il progetto della Roma, ma lui con la Juve ha un rapporto speciale e non avrebbe problemi a decurtarsi lo stipendio per tornare in bianconero. Capitolo esterni offensivi, infine: la possibile uscita di Chiesa, ormai a un anno dalla scadenza, oltre che dello stesso Soulé, impone a Giuntoli di valutare alternative di livello. Se va raffreddandosi la pista Greenwood, le ultime telefonate con il Manchester United hanno riportato in auge il nome di Sancho, già trattato a gennaio quando i Red Devils avevano aperto al prestito. Una soluzione che potrebbe tornare a ingolosire ora Giuntoli.

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