"Stanchi". "Appannati". "Sotto pressione". In Inghilterra i titoli dei giornali e i commenti verso la nazionale di Southgate si sprecano. Tantissime le critiche arrivate ai Tre Leoni in patria per le prestazioni offerte nella fase a gironi, soprattutto nelle gare contro Danimarca e Slovenia dopo l'esordio vittorioso (1-0) contro la Serbia. Un vortice di messaggi negativi per le scelte del Ct e per la mancanza, nonostante i gol, degli elementi più carismativi e qualitativi della rosa come Kane e, soprattutto, Bellingham. Il 10 inglese, nonché tra i migliori in stagione con il Real Madrid, è quello più criticato dai quotidiani inglesi e secondo il The Guardian dovrebbe sedersi in panchina per lasciar spazio a Foden, entrato nella bufera nei giorni scorsi per essere 'scappato' dal ritiro quando invece è tornato in Inghilterra, dopo il permesso della federazione, per la nascita del terzo figlio.
Inghilterra, critiche Bellingham: la situazione
Il The Guardian in questo ci è andato giù pesante con le scelte di Southgate e per gli ottavi di finale contro la Slovacchia, il quotidiano, ha scritto che "l'Inghilterra deve cambiare, e questo significa fare a meno di Jude Bellingham". Proprio per questo motivo poi ha dato la sua idea: "La cosa giusta da fare sarebbe quella di spostare Foden all'interno e fare a meno di Jude. Contro la Danimarca è stato pesante e testardo a Francoforte. Ha rallentato l'Inghilterra tenendo la palla. È stato sorprendente quanto spesso abbia perso il possesso della palla. Sembrava soffocato dalla pressione". ha concluso nella sua critica il quotidiano inglese.
Anche Rio Ferdinand ha parlato delle possibili soluzioni nei giorni scorsi ma ha dato un'idea diversa e meno critica perché l'ex difensore ha detto chiaramente di voler vedere sulle fasce Gordon e Palmer, del Chelsea, con Foden a sostegno di Kane mentre Bellingham spostato leggermente più indietro al fianco di Declan Rice in mediana. Insomma, pensieri e idee diverse in ogni caso in casa Inghilterra tutti, dai tifosi alla stampa, si aspettano qualcosa di più partendo proprio dalla sfida agli ottavi di finale dove non è permesso nessun errore per andare avanti.