Spalletti fa l'Italia: "Fagioli scelta tecnica. Esclusioni dolorosissime"

Il ct della Nazionale è intervenuto in conferenza stampa nel giorno della prima seduta di allenamento degli Azzurri

Sono le parole di Luciano Spalletti, che in conferenza stampa ha fatto il punto sulla preparazione al debutto a Euro2024, che vedrà la Nazionale affrontare l'Albania di Sylvinho nel match in programma il 15 giugno al Westfalenstadion. Gli Azzurri disputeranno nel pomeriggio di venerdì 31 maggio la prima sessione di allenamento. Il ct non potrà disporre di Francesco Acerbi. Il difensore dell'Inter dovrà infatti sottoporsi a un intervento per risolvere la pubalgia che lo ha costretto a fermarsi già ad aprile. Spalletti ha così preallertato il bianconero Federico Gatti, che però continuerà la preparazione a Torino.

Spalletti: "Esclusioni dolorosissime"

"Mi sono trovato bene con tutti i club Serie A nel tentativo di avere più giocatori convocati possibile - ha dichiarato il ct - . Il sentimento azzurro ci unisce sempre nelle vittorie e nelle sconfitte. Acerbi e Zaniolo? In Nazionale dobbiamo sapere che possiamo andare a pescare tanti giocatori forti. Se ci facciamo il problema di ciò che manca si inizia male. Abbiamo a disposizione tutto ciò che serve per fare bene.

I criteri di scelta saranno quelli di guardare cio che mi necessita. Due calciatori in più servono proprio per questo, per avere la possibilità di sostituire la sorpresa. Acerbi ha esperienza, faceva parte del blocco squadra che poteva darci qualcosa. Con quel blocco lì hanno fatto un bellissimo calcio. Non è detto che sia per forza un centrocampista o un attaccante ad andare fuori solo perché è andato fuori Acerbi. Possono usicre da qualsiasi settore. La scelta sarà difficile e dolorosa. Lasciare gente a casa mi uccide. Alla mia età ogni tanto mi emoziono. Voglio fare la scelta più giusta per l'Italia".

Spalletti su Fagioli, Chiesa e Locatelli

"Fagioli come Paolo Rossi? Convocarlo è stata una scelta tecnica. La sua e quella di Rossi sono storie un pochettino differenti ma Fagioli ha qualità, creatività ed estro. Gli manca la scocca per lo scontro fisico o il duello aereo, ma averlo è importante per completare il reparto e avere a disposizone più cose che ti facciano gestire la partita. Il campo deciderà se avrò fatto la scelta giusta o sbagliata. Il ragazzo ha poi detto diverse cose belle, gli ho parlato il giorno della finale di Coppa Italia e mi ha fatto una buonissima impressione.

I suoi peccati? Merita comprensione, ha sempre scommesso su altre cose. Ha poi vissuto la difficoltà di non sapersi difendere dalla tentazione. Zaniolo? È un calciatore forte ma ciò che ha lui spero di trovarlo in altri giocatori. Fagioli e Ricci sono simili in alcuni aspetti. Ricci è cresciuto molto. Sa come andare sull'avversario. Ha voglia di cercare il contatto fisico per contendersi la palla. È stato usato per andare addosso al mediano avversario. Fagioli invece è più classico ma è delizioso quando ha la palla sui piedi che può passare da qualsiasi situazione. Vede cose che sono differenti da quelle che vedono altri. Questo tipo di giocare dobbiamo averlo per potere costruire un gioco. 

Chiesa sa giocare da tutte le parti. Ha la vampata, la botta della fucilata nella notte che non sai da dove arriva. Puo' giocare anche a destra. Va isolato senza portargli troppo traffico intorno. Perché è lì che ha davvero la qualità cattiva di passarti dentro con queste sue vampate del suo repertorio. Locatelli? È un dispiacere. Sarà triste quando lo incontrerò. È una persona seria, un professionista. Ha qualità difensive eccezionali e un buon piede. Ma ho bisogno un po' piu di un destro in questo momento. Locatelli è un po' troppo conservativo per il suo ruolo. Probabilmente nella prossima convocazione lo porterò con me perché fa parte del gruppo Nazionale. Gli chiedo scusa per averlo lasciato a casa".

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Spalletti e il ruolo di Buffon

"La stanza dei giochi è quasi finita. Dobbiamo toglierci la noia di esserre benestanti e non prendere vizi sbagliati. Dobbiamo accettare il risultato negativo solo se abbiamo giocato bene e fatto le cose in modo corretto. Perdere non significa per froza andare in prigione. Vogliamo che la gente si dica orgolgiosa del lavoro che avremo fatto. Buffon è stato fondamentale per fare vivere alla squadra ciò che ha vissuto durante il Mondiale affinché ne facciano tesoro. Sono stato catapultato in Nazionale e ho avuto poco tempo per lavorare. Ma mi sembra che non manchi nulla per fare ciò che voglio fare. Resta il dispiacere di chi resta a casa, ma avrò scelto i più forti.

La FIGC  è stata disponibile su tutte le mie richieste, compresa quella dei fantastici 10 più Buffon. Il capitano? Resta Donnarumma. Poi valuteremo giorno dopo giorno. In mezzo al campo non vogliamo essere rigidi. Voglio dare ai talenti la possibilità di esprimersi. Trovare gli equilibri è importante ma giocare liberi ci rende al contempo imprevedibili. Dobbiamo saper fare un po' tutte le cose. A Coverciano ci insegnano che i sistemi di gioco non sono mai stati rigidi. Tenteremo di difendere a 4 ma può darsi che costruiremo a 3. Non è detto che siano sempre gli stessi a fare gli invasori o i difensori. L'importante è essere imprevedibili. Siamo tutti un po' costruttori e un po' difensori.

Scamacca? Gasperini con lui ha fatto qualcosa di differente. Mi aspetto sacrificio e valori con cui siamo stati educati tutti in Italia, che è una repubblica di gente che è andata a lavorare per costruire il proprio futuro. Scamacca non mi era piaciuto per certi versi. Ora ha fatto vedere gol e continuità. L'Atalanta ne ha beneficiato. È un giocatore completo. Ha stazza, tecnica, creatività, ma è un po' pigro. Bisogna perda un po' di pigrizia".

Spalletti sulle soluzioni a centrocampo

"Folorunsho? Gioca sulla tre quarti e un po' sull'esterno. È una via di mezzo, bravo a proteggere palla e sa chiudere l'azione con il tiro da fuori e il colpo di testa. Frattesi è piu centrocampista e parte più dal basso, ma arriva nella sua stessa zona di campo. Non siamo stati fortunati con i giocatori esterni alti da 1 contro 1, molti di loro si sono infortunati o non erano nella condizione mentale per fare bene.

Deve migliorarsi da un punto di vista tecnico. È uno da sbattimento forte e ha una copertura di campo eccezionale. Abbiamo una squadra che ha sua forza, ma non è detto che debba dargli la maglia perché ha fatto 6 gol con l'Inter che ha vinto anche senza di lui in campo. In Italia ci sono Cristante, Jorginho, Barella, Pellegrini e tanti giocatori forti. 

La mancata convocazione di Bonaventura? È un altro di quelli che mi piange il cuore ad averlo lasciato fuori. Ha grande qualità come uomo e come giocatore. È una persona squisita. Devo stare attento ai momenti che stanno attraversando singolarmente e a ciò che mi manca nel complesso della squadra. Non voglio solo 11 gioctori forti ma una squadra forte. Gli si toglie qualcosa ad accostarlo a Bellingham. È sempre azzardato come accostamento", ha concluso Spalletti.

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Sono le parole di Luciano Spalletti, che in conferenza stampa ha fatto il punto sulla preparazione al debutto a Euro2024, che vedrà la Nazionale affrontare l'Albania di Sylvinho nel match in programma il 15 giugno al Westfalenstadion. Gli Azzurri disputeranno nel pomeriggio di venerdì 31 maggio la prima sessione di allenamento. Il ct non potrà disporre di Francesco Acerbi. Il difensore dell'Inter dovrà infatti sottoporsi a un intervento per risolvere la pubalgia che lo ha costretto a fermarsi già ad aprile. Spalletti ha così preallertato il bianconero Federico Gatti, che però continuerà la preparazione a Torino.

Spalletti: "Esclusioni dolorosissime"

"Mi sono trovato bene con tutti i club Serie A nel tentativo di avere più giocatori convocati possibile - ha dichiarato il ct - . Il sentimento azzurro ci unisce sempre nelle vittorie e nelle sconfitte. Acerbi e Zaniolo? In Nazionale dobbiamo sapere che possiamo andare a pescare tanti giocatori forti. Se ci facciamo il problema di ciò che manca si inizia male. Abbiamo a disposizione tutto ciò che serve per fare bene.

I criteri di scelta saranno quelli di guardare cio che mi necessita. Due calciatori in più servono proprio per questo, per avere la possibilità di sostituire la sorpresa. Acerbi ha esperienza, faceva parte del blocco squadra che poteva darci qualcosa. Con quel blocco lì hanno fatto un bellissimo calcio. Non è detto che sia per forza un centrocampista o un attaccante ad andare fuori solo perché è andato fuori Acerbi. Possono usicre da qualsiasi settore. La scelta sarà difficile e dolorosa. Lasciare gente a casa mi uccide. Alla mia età ogni tanto mi emoziono. Voglio fare la scelta più giusta per l'Italia".

Spalletti su Fagioli, Chiesa e Locatelli

"Fagioli come Paolo Rossi? Convocarlo è stata una scelta tecnica. La sua e quella di Rossi sono storie un pochettino differenti ma Fagioli ha qualità, creatività ed estro. Gli manca la scocca per lo scontro fisico o il duello aereo, ma averlo è importante per completare il reparto e avere a disposizone più cose che ti facciano gestire la partita. Il campo deciderà se avrò fatto la scelta giusta o sbagliata. Il ragazzo ha poi detto diverse cose belle, gli ho parlato il giorno della finale di Coppa Italia e mi ha fatto una buonissima impressione.

I suoi peccati? Merita comprensione, ha sempre scommesso su altre cose. Ha poi vissuto la difficoltà di non sapersi difendere dalla tentazione. Zaniolo? È un calciatore forte ma ciò che ha lui spero di trovarlo in altri giocatori. Fagioli e Ricci sono simili in alcuni aspetti. Ricci è cresciuto molto. Sa come andare sull'avversario. Ha voglia di cercare il contatto fisico per contendersi la palla. È stato usato per andare addosso al mediano avversario. Fagioli invece è più classico ma è delizioso quando ha la palla sui piedi che può passare da qualsiasi situazione. Vede cose che sono differenti da quelle che vedono altri. Questo tipo di giocare dobbiamo averlo per potere costruire un gioco. 

Chiesa sa giocare da tutte le parti. Ha la vampata, la botta della fucilata nella notte che non sai da dove arriva. Puo' giocare anche a destra. Va isolato senza portargli troppo traffico intorno. Perché è lì che ha davvero la qualità cattiva di passarti dentro con queste sue vampate del suo repertorio. Locatelli? È un dispiacere. Sarà triste quando lo incontrerò. È una persona seria, un professionista. Ha qualità difensive eccezionali e un buon piede. Ma ho bisogno un po' piu di un destro in questo momento. Locatelli è un po' troppo conservativo per il suo ruolo. Probabilmente nella prossima convocazione lo porterò con me perché fa parte del gruppo Nazionale. Gli chiedo scusa per averlo lasciato a casa".

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