Buffon svela: "Senza Riva non avremmo vinto il Mondiale"
Buffon ha poi proseguito parlando proprio dell'importanza di Riva nel Mondiale 2006: "Se non ci fosse stato lui non so se avremmo vinto il Mondiale in Germania. Era una certezza, mentre il mondo accanto a te traballava, c'era una cosa sola che restava solida, ed era Gigi Riva. Mi aveva preso a cuore, eravamo simili, io arrivo in nazionale a 18-19 anni che ne combinavo di cotte e di crude, sconclusionato, da subito mi ha preso sotto la sua ala protettrice, condividevamo un'intimità, una profondità...sentiva talmente tanto le partite che aveva un suo astuccetto con tutte le pasticche di ansiolitici, era diventato per tutti un motivo di ironia e simpatia perché eravamo riusciti a sdoganare questa cosa e ci scherzavamo, 'abbiamo tutti delle debolezze Gigi, non c'è niente di male...' gli dicevamo. Ed è vero. Non bisogna nascondere le proprie debolezze, bisogna saperle accettare a anche riderci, come faceva lui, a fine torneo ce ne disse, 'Ragazzi, con tutti questi ansiolitici che mi avete fatto prendere...'.
Quindi un ricordo commosso proprio per l'ex attaccante scomparso negli scorsi mesi: "Quando ho incontrato Gigi Riva per la prima volta mi ha tanto emozionato. Il suo mito lo avevo dentro fin da bambino, passato da mio padre, mi raccontava le scelte di questo uomo, controcorrente, scomode, tutto questo non faceva altro che far crescere il mito del campione e della persona, che con la sua convinzione faceva le cose che lui riteneva giuste secondo le proprie virtù e i propri ideali. Quando mi ha abbracciato a Coverciano, è stato per me come essere abbracciato da una divinità".
Buffon: "Italia sottovalutata, Spalletti il nostro Sinner"
L'ex leggenda della Juventus ha poi svelato le ambizioni degli azzurri per gli Europei: "Tifare Italia è sempre emozionante, è l'unico evento in cui tutti diventiamo fratelli, parliamo della stessa cosa, ci piace interagire l'un l'altro senza evitarci, questa è la vera magia della Nazionale. Spesso e volentieri i nostri riferimenti passati vanno a riprendere situazioni calcistiche, tutti ricordiamo dove eravamo nell'82' o nel 2006, dove e con chi, è qualcosa di grandioso. Secondo me siamo un'ottima squadra, probabilmente sottovalutata e questa è una buona cosa considerando come siamo, abbiamo tre o quattro individualità di ottimo livello e abbiamo un ct che è riuscito a dare un senso di attaccamento e di responsabilità veramente elevato. Non dico che si vincerà, ma dico che non falliremo".
A margine dell'evento Buffon ha sottolineato anche l'importanza di Spalletti in questa Nazionale: "È sicuramente il nostro valore aggiunto. In generale per l'Europeo abbiamo sensazioni bellissime, se non fosse così sarebbe meglio non partire. Dobbiamo vedere con occhi propositivi le cose buone, ma dobbiamo vedere anche quelle che non vanno, perché se si migliorano anche quelle diventiamo una squadra da temere".
Buffon si congratula con Sinner: "Dobbiamo imparare da lui"
Infine c'è spazio anche per una domanda su Jannik Sinner, divenuto nuovo numero uno del tennis mondiale: "Posso fargli solo complimenti, perché quando si arriva lassù si hanno doti sicuramente speciali. Oltre a queste si hanno anche valori che non sono riscontrabili nella comunità. L'insegnamento che la Nazionale può trarre da Sinner è la dedizione, il lavoro, la serietà e la normalità con la quale lui si pone agli altri e con la quale gestisce questo successo. Una normalità che disorienta, perché ti fa capire che la vera trasgressione è la normalità".