"L'Italia chiamò" e Chiesa rispose subito presente. Un solo colore: l'azzurro, con il bianconero in questo momento riposto nel cassetto. Tra cabala e scaramanzia, l'ala di Spalletti ha scelto quel numero 14 che lo ha portato sul tetto d'Europa tre anni fa. E ora vuole fare lo stesso. La sua testa è rivolta soltanto alla Germania e come nel post pubblicato sui social indica solo una direzione: Olympiastadion di Berlino con la maglia dell'Italia. Il percorso sarà difficile, ma l'ambizione è tanta. La stessa che i tifosi della Vecchia Signora sperano possa avere con Thiago Motta, anche se le incognite per il futuro sono molte.
Chiesa tra Italia e dubbi: la Juve, il modulo e Motta
"Si è allargato un paio di volte e ha avuto la possibilità di fare l'uno contro uno, non è andato a buon fine, ma ha avuto la possibilità di scegliere la posizione" - ha spiegato Spalletti in merito alla partita di Chiesa contro la Bosnia. E il suo schieramento in campo è stato proprio al centro del dibattitto negli ultimi anni, con Allegri che lo ha utilizzato più da seconda punta. E lo stesso rebus potrebbe riproporsi anche nella prossima Juve di Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano non ha alcuna preclusione nei suoi confronti, ma è sotto gli occhi di tutti come apprezzi elementi offensivi con caratteristiche differenti rispetto a quelle, tutte strappi e istinto, del 26enne. L'ex Fiorentina al momento è però l'unico capace di saltare l'uomo nello scacchiere bianconero e di certo un calciatore con le sue caratteristiche sarebbe difficile da rimpiazzare. Ancora è presto per i verdetti e se ne riparlerà dopo l'Europeo (quando Motta sarà al lavoro) visto che il calciatore è totalmente immerso nell'azzurro e non pensa ad altro.
