ISERLHON (GERMANIA) - "Io sono serenissimo. Qualcuno ha detto che sono triste, silenzioso, ma queste sono stronzate. La gente vuole mettere in giro cose non vere, io sono serenissimo e pronto ad affrontare questo Europeo con l’Italia. Poi quando ci sarà il momento di parlare del Napoli lo farò, non mi tirerò indietro, ora la cosa più importante è restare concentrato sull’Europeo". Giovanni Di Lorenzo non usa mezze parole per tagliar corto sulle vicende di mercato. Ma hai voglia a sottolineare con un (leggero, per carità) turpiloquio che possa esorcizzare le voci di mercato. Perché non c’è niente da fare: volano in cerchio come avvoltoi sul ritiro azzurro, qui tra i verdissimi e umidissimi boschi di Iserlhon. Tanto è vero che lo stesso capitano (ex?) del Napoli non lo può certo negare. Ci son state parole grosse, e che la Juventus sia interessata non è più un mistero: "Se voglio lasciare il Napoli? Non avevo ancora parlato perché la Nazionale decide a chi tocca venire in conferenza. Si sta scrivendo tanto, avrei potuto decidere anche di non venire qui davanti a voi, ma io sono sereno. Ho parlato con la società a fine campionato, ci siamo confrontati, ma ora la concentrazione è massima su questa competizione. Ciò che dà fastidio è questo supporre cose, ora mi interessa fare bene qui con la Nazionale". Una barriera, con tanto di “coccodrillo” per non far passare spifferi, invece di palloni rasoterra, ma che il telefono resti silenziato su queste vicende è davvero una bugia: nobile, ma non credibile.
Calafiori vuole raggiungere Motta alla Juve
Per una questione, quella del mercato, che ovviamente non riguarda solo il capitano del Napoli. Prendete, e non per caso né per esempio, Riccardo Calafiori. Lui è, con Folorunsho, uno dei due che Spalletti ha inserito nella lista dei 26 senza che prima avessero mai vestito la maglia della Nazionale maggiore. Un premio all’ottima stagione che infatti ha scatenato le pretese (ancora) della Juventus che ha già un accordo con gli agenti del giocatore (si racconta di un quinquennale a quasi 2,5 milioni l’anno), ma ora deve trovare quello con il Bologna che alza la posta ai 50 milioni, perché ballano anche le provvigioni da girare al Basilea. Ecco: volete che il pur concentrato Calafiori non sbirci la messaggistica di Whatsapp per capire se e quando le cose potranno sbloccarsi?