Calafiori, cosa succede: il Bologna tifa per l’asta, la Juve ha già l’intesa

Il centrale vuole i bianconeri, però c’è tanta distanza tra domanda e offerta: Giuntoli proverà ad accontentare Thiago Motta

Un dirigente esperto e vincente come Cristiano Giuntoli ha sempre un asso nella manica o quantomeno un piano B. Ma prima di andare a pescare all’estero per quanto riguarda il difensore centrale, il dt bianconero vuole provare ad accontentare il nuovo tecnico juventino Thiago Motta. E come? Cercando di portare a Torino il talento di Riccardo Calafiori, pur sapendo che non sarà semplice aprire un varco nel muro tirato su fino dal Bologna, club proprietario del cartellino del difensore centrale della Nazionale.

Intanto neanche gli occhi puntati addosso del Chelsea (presente ieri sera a Dortmund con un proprio emissario per seguire Italia-Albania) hanno fatto cambiare idea al difensore mancino che intende mantenere i programmi fissati qualche settimana dopo essere arrivato col Bologna in Champions League: il classe 2002 vuole andare alla Juventus per ricongiungersi al suo mentore, proprio Thiago Motta. Il braccio di ferro sembra destinato a infiammare le prossime settimane di calciomercato e i dialoghi tra la dirigenza bianconera, quella rossoblù e l’agente Alessandro Lucci saranno frequenti e intensi.

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Calafiori, tira e molla tra Juve e Bologna

Il Ceo bolognese Fenucci nei giorni scorsi, infatti, l’ha dichiarato incedibile, anche se Calafiori ha sempre tirato dritto nel suo pensiero: vuole la Juve e a Torino lo aspettano a braccia aperte, con il club bianconero che si fa forte di un’intesa di massima già impostata sulla base di un quinquennale da 2,2 milioni a stagione. Al tempo stesso, però, non sarà semplice trovare la quadra economica con la società di Saputo: la valutazione è di almeno 40 milioni il centrale e sperano di ritoccare verso l’alto il prezzo grazie alla prestigiosa vetrina internazionale di Euro 2024.

Una cifra ben superiore rispetto ai 25 milioni, cifrache il dt bianconero Giuntoli pensava potesse essere sufficiente per accaparrarsi il gioiello scuola Roma. D’altronde il club emiliano deve provare a tenere alto il prezzo a causa dei precedenti accordi con il Basilea, che vanta il diritto al 50 per cento degli introiti generati dalla cessione di Calafiori: ecco perché a Casteldebole fanno il tifo affinché si scateni un’asta internazionale.

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Calafiori piace all'estero

Dall’estero le pretendenti non mancano (Chelsea in primis, ma piace pure a Bayer Leverkusen e Atletico Madrid). Nel mercato spesso e volentieri, però, la differenza la fa la volontà del giocatore e quella va in direzione della Vecchia Signora. Calafuria, come è stato ribattezzato dai tifosi sui social, ha già votato Juve nelle speciali primarie per l’elezione a sua nuova squadra. Servirà quindi calma e un lungo lavoro diplomatico da parte del suo procuratore e di Giuntoli per portare al traguardo una trattativa che si preannuncia ancora molto lunga. Un’operazione a fuoco lento per regalare a Thiago Motta il centrale perfetto da affiancare a Bremer.

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Un dirigente esperto e vincente come Cristiano Giuntoli ha sempre un asso nella manica o quantomeno un piano B. Ma prima di andare a pescare all’estero per quanto riguarda il difensore centrale, il dt bianconero vuole provare ad accontentare il nuovo tecnico juventino Thiago Motta. E come? Cercando di portare a Torino il talento di Riccardo Calafiori, pur sapendo che non sarà semplice aprire un varco nel muro tirato su fino dal Bologna, club proprietario del cartellino del difensore centrale della Nazionale.

Intanto neanche gli occhi puntati addosso del Chelsea (presente ieri sera a Dortmund con un proprio emissario per seguire Italia-Albania) hanno fatto cambiare idea al difensore mancino che intende mantenere i programmi fissati qualche settimana dopo essere arrivato col Bologna in Champions League: il classe 2002 vuole andare alla Juventus per ricongiungersi al suo mentore, proprio Thiago Motta. Il braccio di ferro sembra destinato a infiammare le prossime settimane di calciomercato e i dialoghi tra la dirigenza bianconera, quella rossoblù e l’agente Alessandro Lucci saranno frequenti e intensi.

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