Pagina 2 | Cambiaso, emozione Italia: "Lavoro Juve mi ha portato qui". Su Chiesa...
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"Tre anni fa se mi avessero detto che sarei stato qui, non ci avrei mai creduto, è stata una bella scalata. Ogni anno, ogni giorno. Ho lavorato tanto per essere qui e adesso sono molto orgoglioso". Inizia così l'intervista rilasciata da Andrea Cambiaso ai canali Uefa. Una crescita quotidiana, partendo da 36 mesi fa in cui aveva appena 7 presenze in Serie B. Passo dopo passo è arrivato fino alla Juventus e alla convocazione di Luciano Spalletti.
Cambiaso: "Il lavoro Juve e i racconti di Chiesa"
Diversi gli argomenti toccato da Cambiaso nel corso dell'intervista. Il classe 2000 torna innanzitutto sul percorso che lo ha portato ad essere chiamato da Spalletti per Euro 2024: "Ci speravo, ma non c’è mai stato un giorno in cui ci ho davvero creduto di farcela. Facevo finta di niente. Lavoravo ogni giorno pensando alla Juventus. Ero andato in un ritiro precedente a quello in America ma non avevo giocato. Diciamo che questa speranza l’ho coltivata in silenzio alla Juventus. Ero molto felice già di essere nei 30, poi quando sono entrato nei 26 è stata una grande emozione. Sono molto felice, soprattutto per la mia famiglia".
Dalle emozioni per la convocazione a quelle vissute da chi ha vinto Euro 2020, e che oggi condivide lo spogliatoio con lui: "Io sono sempre vicino a Chiesa a pranzo e spesso gli chiedo delle emozioni che ha provato in quel torneo, spesso ne parliamo e adesso speriamo di replicare. Quella sera di Wembley ero a casa con degli amici, il giorno dopo dovevo partire per il ritiro con il Genoa. La ricordo molto bene, ricordo la parata di Gigio su Saka, un bellissimo ricordo. La cosa bella è che la stavo guardando con amici che con la Spagna saranno in tribuna. E’ un cerchio che si chiude, è una bella cosa per dei ragazzi che mi sostengono sempre".
Nella prima gara del girone, vinta contro l'Albania, Cambiaso ha esordito con la maglia azzura all'Europeo subentrando proprio a Chiesa: "Cerco di adattarmi in tutti i ruoli. Il mister mi ha detto di tenere la posizione, tenere il palleggio in un momento delicato della partita. Io ho cercato di fare quello che mi chiedeva".
E a proposito della gara vinta contro l'Albania: "L’unico rammarico è che avremmo dovuto chiuderla prima per quanto avevamo creato. E’ stata una reazione incredibile, non era facile anche considerando l’atmosfera dello stadio e il gol subito dopo pochi secondi. Era complicato e abbiamo dimostrato di essere una grandissima squadra. Nel primo tempo siamo stati molto ordinati, compatti sia nell’attaccare che nel difendere. Non abbiamo preso una ripartenza, eravamo messi molto bene in campo".
Giovedì l'Italia si ritroverà di fronte alla temibilissima Spagna: "Sarà una partita bellissima perché sono due grandissime squadre, due nazionali storiche. La Spagna è una delle grandi favorite e noi dobbiamo difendere il titolo. Hanno giocatori fortissimi. Yamal è un ragazzino ed è già a un livello altissimo. Ma anche in mezzo Rodri, Pedri, insomma sono davvero una grandissima squadra in ogni reparto. Dovremo combattere, giocare da squadra e sono convinto che ce la giocheremo".
Sui precedenti tra l'Italia e la Spagna: "Ce ne sono tante ma forse ricordo quella di EURO 2012, l’1-1 alla partita di esordio. A Coverciano Gigi Buffon ci ha raccontato che quella fu una partita molto importante per loro perché presero consapevolezza di ciò che dovevano fare grazie a quella prestazione. Poi in finale è andata male ma mi è rimasto impresso che giocarono davvero una grandissima partita. Speriamo di fare altrettanto".
Nella prima gara del girone, vinta contro l'Albania, Cambiaso ha esordito con la maglia azzura all'Europeo subentrando proprio a Chiesa: "Cerco di adattarmi in tutti i ruoli. Il mister mi ha detto di tenere la posizione, tenere il palleggio in un momento delicato della partita. Io ho cercato di fare quello che mi chiedeva".
E a proposito della gara vinta contro l'Albania: "L’unico rammarico è che avremmo dovuto chiuderla prima per quanto avevamo creato. E’ stata una reazione incredibile, non era facile anche considerando l’atmosfera dello stadio e il gol subito dopo pochi secondi. Era complicato e abbiamo dimostrato di essere una grandissima squadra. Nel primo tempo siamo stati molto ordinati, compatti sia nell’attaccare che nel difendere. Non abbiamo preso una ripartenza, eravamo messi molto bene in campo".