Chiellini ricorda Juve-Real Madrid
Chiellini ha quindi ricordato le tante sfide contro squadre spagnole nella sua carriera: "Se devo scegliere una foto che mi rappresenti, scelgo quella della semifinale del 2015 contro il Real Madrid con la benda sul viso, tra Marcelo e Varane. Quell'immagine dice tutto. La finale del 2017 è stata una delusione cocentissima, ci abbiamo creduto più che nella finale del 2015 contro il Barcellona. Il Madrid, come contro il Dortmund, ti lascia sfogare e poi ti uccide: a noi è successa la stessa cosa. Nei quarti di finale del 2018 avremmo meritato di andare almeno ai rigori, abbiamo dominato nella gara di ritorno e poi è successo quello che è successo con il rigore all'ultimo minuto. Un'altra delusione, ma quella del 2017 è stata peggiore". A proposito del Real di Ancelotti, l'ex difensore si è espresso così: "Sono molto contento per Ancelotti e ho scritto a Pintus, con cui ho lavorato alla Juve. Se un club italiano non poteva vincere, ero entusiasta che lo facesse lui. Carlo è stato uno dei pochi con cui mi sarebbe piaciuto lavorare. Sono stato fortunato: Lippi, Capello, Prandelli, Conte, Allegri, Mancini... Mi mancavano Ancelotti e Spalletti per fare bingo".
Da ex compagno, Chiellini ha poi parlato anche dell'eterno dualismo tra Ronaldo e Messi: "Ho giocato con Cristiano e ho pensato che fosse incredibile, ma sono sicuro che chi ha giocato con Messi dica lo stesso. Per me erano allo stesso livello, scrivevano pagine leggendarie alimentando la loro costante sfida, gol dopo gol. Ricordo il mio primo incontro con Messi al trofeo Gamper del 2005. Capello mi ha inserito a centrocampo in un 4-4-2, con Pessotto terzino sinistro che marcava Leo e Cannavaro che raddoppiava. Alla fine del primo tempo eravamo sotto shock per quello che quel ragazzo stava combinando. Cristiano è il giocatore che ha segnato più gol contro la mia Juve, non è stato facile. L'argentino non ha mai segnato giocando contro di me, mentre CR7 lo ha fatto in tutti i modi possibili".