Spagna-Italia, i ricordi di Chiellini
Si entra poi nella fase dei ricordi, con le prime sfide tra Spagna e Italia agli Europei 2012: "Nella fase a gironi abbiamo avuto il tempo e la forza per prepararci ad affrontare la Spagna. La finale è stata una situazione molto diversa: abbiamo giocato giovedì sera a Varsavia, siamo arrivati alle cinque del mattino a Cracovia e sabato mattina abbiamo viaggiato altre tre ore fino a Kiev. Non c'è stato tempo per recuperare e, contro un avversario più forte come loro, avremmo avuto bisogno di due o tre giorni in più. Ho iniziato la finale praticamente senza essermi allenato. Eravamo fisicamente devastati: avevamo dato tutto contro la Germania".
Nel 2021 è però arrivata la rivincita: "Con la Spagna ho perso molto, ma ho anche vinto molto. Ho iniziato con i quarti di finale del 2008, che è stata la mia consacrazione internazionale. Lo 0-0 con il Barcellona nel 2017 è un altro bel ricordo, al termine di una settimana perfetta con il 3-0 dell'andata e anche la mia laurea. A Euro 2016 ho segnato un gol nei quarti di finale che abbiamo vinto e nel 2021 abbiamo vissuto l'unica partita del torneo in cui abbiamo sofferto. Gli spagnoli sono stati gli amici/nemici di tutta la mia carriera dal 2001, con l'Europeo Under 16, quando ho perso ai quarti di finale contro Torres e Iniesta ai rigori. Quanto sono stato fortunato a crescere contro rivali come Fernando e Andrés dai 17 ai 40 anni? Lottiamo molto in campo, ma alla fine quello che resta è il rispetto reciproco. Ci siamo picchiati, ci siamo insultati, abbiamo dato tutto e ora possiamo guardarci con un sorriso. È stato un onore incontrare giocatori che hanno segnato un'epoca così tante volte".
Non poteva mancare poi una domanda sul famoso episodio con Jordi Alba al momento dei calci di rigore della semifinale 2021: "Vediamo, è successo qualcosa di strano. La medaglia dell'arbitro aveva due facce, una rossa e una blu. Logicamente la Spagna era quella rossa e noi quella blu. Poi, quando è stato il momento di decidere chi avrebbe tirato per primo, l'arbitro ha detto: 'Italia rossa, Spagna blu'. Non so perché abbia cambiato, c'era confusione. È uscito rosso e ho detto ok, tocca a noi. Jordi dice 'no', e io rispondo: 'Sì, bugiardo, è il mio turno' e mi metto a ridere. Abbiamo sofferto per 120 minuti e sarebbe stato difficile per me tirare il rigore. Sentivo la tranquillità che, per quella partita, avevo già fatto il mio e volevo solo godermi il momento".