«Il Torino deve puntare a tornare in Europa, ma ci deve arrivare con le proprie forze e grazie soltanto ai propri risultati. Le ultime ultime due volte che siamo andati nelle Coppe è accaduto per demeriti degli altri, che sono stati penalizzati…». Mai banale. L’ex capitano granata Roberto Cravero ha le idee chiare e non ama i luoghi comuni. La chiacchierata ideale per analizzare ambizioni e prospettive della stagione che verrà con chi ha sempre vissuto il Toro come una fede.
Partiamo dalla questione allenatore. Giusto cambiare tecnico?
«Io adesso sono solo un tifoso del Toro e ne parlo in quanto tale, perciò la scelta non deve convincere me. Certamente però l’anno prossimo dal club ci si aspetta che arrivino risultati importanti. Per me Juric nei tre anni al Toro ha fatto buone cose, ma al tempo stesso qualcosa si era rotto. Il suo tempo era finito…».
Mossa giusta affidarsi a un debuttante come Vanoli?
«A Venezia ha fatto un grandissimo lavoro, portando la squadra alla promozione e giocando un bel calcio. La chance di allenare il Toro se l’è meritata. Speriamo che anche in granata possa confermare quanto di buono mostrato in Laguna».
Buongiorno sembra diretto al Napoli…
«Sono molto affezionato a lui, un po’ come a tutti quei ragazzi che sono cresciuti nel vivaio fino ad arrivare a giocare in prima squadra. Fosse per me non lo venderei, anche perché tra elementi non rinnovati e partenze varie la difesa dovrà essere rivoluzionata».
Tra i possibili rinforzi si parla del capitano della nazionale Under 21 Lorenzo Pirola…
«Il mercato è lungo e ci sono tanti nomi in ballo, ma il vero acquisto il Toro ce l’ha già in casa. Mi riferisco a Schuurs. Ce lo siamo tutti un po’ dimenticati per via del grave infortunio, ma stiamo parlando di un signor difensore che ha sempre fatto molto bene. Per me può crescere ancora rispetto alle prime due annate al Toro. Ha mezzi tecnici e fisici importanti. Sarà come un nuovo colpo di spessore riaverlo in squadra».
Cosa manca al Torino per arrivare in Europa?
«Servono rinforzi un po’ dappertutto per alzare l’asticella, ma soprattutto vanno presi giocatori funzionali alle idee dell’allenatore».
La priorità per il 3-5-2 di Vanoli è un esterno sinistro…
«Non sarebbe male trovare un Bellanova mancino, ma non è semplice…».
Una curiosità: l’abbiamo vista scatenata sul campo da padel al Pala Village per il torneo “Football Moments”. Cos’ha di speciale questo sport per voi ex calciatori?
«Mi piace e mi diverte, perché ci si ritrova con tanti amici e avversari di mille battaglie calcistiche. È un modo per stare insieme e continuare a fare sport, mantenendo un certo spirito agonistico visto che ci teniamo tutti a fare sempre bella figura. Questo poi era un torneo di alto livello, organizzato davvero molto bene: faccio pubblicamente i complimenti a Pietro Deideri, che ha fatto le cose in grande. A certo punto, tra i campi del Pala Village, sembrava di essere tornati nella Serie A degli anni Novanta».