TORINO - Come da copione europeo, l'allenatore e un giocatore rispondono all'appello in conferenza stampa e la Roma sceglie Florenzi per affiancare Garcia, in un momento caldo o forse opprimente della stagione giallorossa. Non tira una buona aria tra la Roma e la sua tifoseria, stanca dei risultati deludenti, ma soprattutto dell'atteggiamento in campo della squadra, che non vince all'Olimpico dal 30 novembre dello scorso anno.
FISCHI PER TUTTI - E i fischi sono diventati impietosi. Commenta Garcia: «Nessuna squadra in Europa è stata colpita da tanti infortuni come la Roma, abbiamo fatto a meno di giocatori continuamente. Ma il mio bicchiere è sempre mezzo pieno e basta guardare la classifica. I tifosi devono incoraggiarci durante la partita, poi alla fine possono giudicare la prestazione, anche con i fischi. Ma non prima». Gli fa eco Florenzi: «Noi calciatori parliamo un po' di tutto, nel bene e nel male, anche delle partite giocate davanti ai video che ci fa vedere il mister. Secondo me lo scorso anno gli avversari avevano paura della Roma, quest'anno di meno. Dobbiamo tornare a metter paura, con pressing, tattica e ciò che ci insegna l'allenatore. Il momento non è facile, abbiamo ricevuto dei fischi anche giusti. Ma non quelli a Doumbia, non c'entravano proprio a dopo 60 minuti. Ma erano forse per tutta la squadra, anche Seydou l'ha capito. E se non l'ha capito bene, glielo spiegheremo meglio.
VIETATO MOLLARE - C'è il rischio che la squadra e l'ambiente interpretino l'Europa League come un impegno minore rispetto alla Champions e alla lotta in campionato, ora più sfumata. Garcia corre ai ripari: «Abbiamo due competizioni da giocare e le giocheremo al massimo tutte e due. Dobbiamo fare esperienza di gruppo in Europa e farci un nome. In campionato speriamo sempre di conquistare la Champions League, ma bisogna lottare anche in Europa League, per la reputazione della Roma. Siamo alla seconda partita di una serie ravvicinata di cinque, quindi vediamo chi è più in forma e quali partite dobbiamo affrontare. Quindi domani metterò in campo la squadra migliore, per prenderci un'opzione da subito sulla qualificazione, già da domani. Inutile parlare degli assenti, come Strootman e Maicon, è inutile pensare a chi non può giocare. Dobbiamo continuare a essere solidi in difesa e migliorare nei tiri in port: creiamo tante occasioni, ma dobbiamo tirare più nello specchio. È normale che qualcuno stringa i denti quando ci sono molte assenze, quando torneranno tutti al 100% potremo risponder al meglio a tutte le gare da giocare. A Roma si discute molto l'operato del nuovo preparatore atletico romanista Rongoni, un passato in Francia con Garcia e anche alla Lazio di Petkovic. Florenzi sottolinea: «Il gruppo è carico e vuole dare la dimostrazione che ci siamo e non molliamo niente. Non so se possiamo vincere la Coppa, ma se metteremo tutto in campo, potremo arrivare lontani. Durante una stagione sono varie le dinamiche che ti possono condizionare, come i tanti infortuni e le tante partite. Per me ad esempio e la prima volta che gioco tre competizioni e puoi infortunarti a prescindere dalla preparazione atletica».
IL TURCO DIMENTICATO - La presenza in sala stampa di una giornalista turca è l'occasione di fare un punto su Salih Uçan, giovane oggetto misterioso preso dopo una lunga battaglia di mercato in estate da Sabatini, a costo importante. Garcia, accusato spesso di esser un allenatore non incline a lanciare i giovani, è categorico: «Uçan è molto giovane e ha grande talento. Pian piano sta capendo l'italiano e ha passato tanto tempo in infermeria. Ora sembra che non abbia problemi fisici e sta imparando un nuovo lavoro: nuova preparazione fisica e nuovi impegni professionali rispetto a come era abituato. Deve diventare un uomo sul piano fisico e pian piano, se continua così in allenamento, avrà più spazio. Ma deve prenderselo solo, come ha fatto Daniele Verde».
A proposito di giovani, ma non giovanissimi, col Feyenoord gioca il portiere polacco Skorupski, numero uno di Coppa..
FISCHI PER TUTTI - E i fischi sono diventati impietosi. Commenta Garcia: «Nessuna squadra in Europa è stata colpita da tanti infortuni come la Roma, abbiamo fatto a meno di giocatori continuamente. Ma il mio bicchiere è sempre mezzo pieno e basta guardare la classifica. I tifosi devono incoraggiarci durante la partita, poi alla fine possono giudicare la prestazione, anche con i fischi. Ma non prima». Gli fa eco Florenzi: «Noi calciatori parliamo un po' di tutto, nel bene e nel male, anche delle partite giocate davanti ai video che ci fa vedere il mister. Secondo me lo scorso anno gli avversari avevano paura della Roma, quest'anno di meno. Dobbiamo tornare a metter paura, con pressing, tattica e ciò che ci insegna l'allenatore. Il momento non è facile, abbiamo ricevuto dei fischi anche giusti. Ma non quelli a Doumbia, non c'entravano proprio a dopo 60 minuti. Ma erano forse per tutta la squadra, anche Seydou l'ha capito. E se non l'ha capito bene, glielo spiegheremo meglio.
VIETATO MOLLARE - C'è il rischio che la squadra e l'ambiente interpretino l'Europa League come un impegno minore rispetto alla Champions e alla lotta in campionato, ora più sfumata. Garcia corre ai ripari: «Abbiamo due competizioni da giocare e le giocheremo al massimo tutte e due. Dobbiamo fare esperienza di gruppo in Europa e farci un nome. In campionato speriamo sempre di conquistare la Champions League, ma bisogna lottare anche in Europa League, per la reputazione della Roma. Siamo alla seconda partita di una serie ravvicinata di cinque, quindi vediamo chi è più in forma e quali partite dobbiamo affrontare. Quindi domani metterò in campo la squadra migliore, per prenderci un'opzione da subito sulla qualificazione, già da domani. Inutile parlare degli assenti, come Strootman e Maicon, è inutile pensare a chi non può giocare. Dobbiamo continuare a essere solidi in difesa e migliorare nei tiri in port: creiamo tante occasioni, ma dobbiamo tirare più nello specchio. È normale che qualcuno stringa i denti quando ci sono molte assenze, quando torneranno tutti al 100% potremo risponder al meglio a tutte le gare da giocare. A Roma si discute molto l'operato del nuovo preparatore atletico romanista Rongoni, un passato in Francia con Garcia e anche alla Lazio di Petkovic. Florenzi sottolinea: «Il gruppo è carico e vuole dare la dimostrazione che ci siamo e non molliamo niente. Non so se possiamo vincere la Coppa, ma se metteremo tutto in campo, potremo arrivare lontani. Durante una stagione sono varie le dinamiche che ti possono condizionare, come i tanti infortuni e le tante partite. Per me ad esempio e la prima volta che gioco tre competizioni e puoi infortunarti a prescindere dalla preparazione atletica».
IL TURCO DIMENTICATO - La presenza in sala stampa di una giornalista turca è l'occasione di fare un punto su Salih Uçan, giovane oggetto misterioso preso dopo una lunga battaglia di mercato in estate da Sabatini, a costo importante. Garcia, accusato spesso di esser un allenatore non incline a lanciare i giovani, è categorico: «Uçan è molto giovane e ha grande talento. Pian piano sta capendo l'italiano e ha passato tanto tempo in infermeria. Ora sembra che non abbia problemi fisici e sta imparando un nuovo lavoro: nuova preparazione fisica e nuovi impegni professionali rispetto a come era abituato. Deve diventare un uomo sul piano fisico e pian piano, se continua così in allenamento, avrà più spazio. Ma deve prenderselo solo, come ha fatto Daniele Verde».
A proposito di giovani, ma non giovanissimi, col Feyenoord gioca il portiere polacco Skorupski, numero uno di Coppa..
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