Europa League Torino, mille cuori a Copenaghen per prendere la qualificazione

Lo zoccolo duro dei tifosi sarà in Danimarca. Ecco la spinta per andare avanti in Europa
TORINO - Sono saliti fino alla città fiamminga di Bruges, sul mare del Nord, hanno attraversato il mar Baltico e si sono spinti fino a Helsinki, in Finlandia, prima ancora hanno “timbrato” i biglietti per Stoccolma e Spalato, macinando chilometri su chilometri. E adesso non potevano mancare nell’ultima - si spera soltanto di quest’anno - tappa del tour europeo del Toro a Copenaghen. Sono oltre mille i tifosi del Toro attesi - tra domani e giovedì - nella capitale danese per l’ultima sfida della fase a gironi di Europa League. Davanti alla squadra di Stale Solbakken, ormai fuori dalla competizione, i granata si giocano una fetta importante della stagione e potranno contare sul solito, immenso, sostegno del loro popolo, la Maratona in versione trasferta che ha stupito i tifosi sia dello Spalato, per il calore che hanno sia del Bruges per il numero imponente, visto che a settembre in Belgio erano addirittura in tremila i sostenitori granata.

L’ENTUSIASMO - Nonostante i risultati in campionato, inferiori alle previsioni per colpa di rigori sbagliati e amnesie collettive, nonostante i fischi che sono tornati a ergersi all’Olimpico in occasione della pesante (per la classifica) sconfitta contro il Sassuolo, è rimasto il sogno della Coppa ad accendere l’entusiasmo del popolo granata. Che non tradisce, almeno con il suo zoccolo duro. Che aiuta, che sta al fianco della squadra, che vuole esserci a Copenaghen per spingere i giocatori in campo, per urlare al gol, per festeggiare alla fine di 90 minuti che saranno tiratissimi, con i cellulari e i tablet collegati sull’altro match del girone per avere la certezza del passaggio, la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. E’ il contraltare rispetto al campionato: da un lato una cavalcata vincente, partita il 31 luglio che vede Kamil Glik e compagni ancora lì a lottare per esserci anche nel nuovo anno e togliersi altre soddisfazioni sui palcoscenici internazionali; dall’altro un cammino fatto più di ombre che di luci, zavorrato dalle difficoltà di ripetere le magie dell’anno scorso senza gli interpreti principali. E il tifo è un indicatore scientifico sugli umori e sull’andamento della squadra. Non è un caso che a Copenaghen ci saranno più tifosi granata di quelli visti due domeniche fa nel settore ospite dello Stadium per il derby contro la Juventus. Vabbé che le circostanze sono diverse, che molti granata non vogliono mettere piede nella casa dei “cugini” per non “dare soldi” agli eterni rivali e che molti approfittano della partita di Coppa per anticipare le vacanze e farsi un giro per i mercatini di Natale nella capitale danese. Ma il dato, comunque, rivela quanto sia grande la voglia di coccolare per qualche altro mese il sogno d’Europa.

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