© EPASKOPJE - Non ha sprecato nemmeno l'occasione europea Patrick Cutrone: è un suo gol infatti a decidere la partita di ritorno, una formalità dopo il 6-0 dell'andata, tra Shkëndija-Milan, valida per i play off di Europa League. Al "Philip II Arena" di Skopje, in Macedonia, è finita 0-1 grazie al gol del giovane attaccante, già in rete all'esordio in campionato domenica scorsa. Il Milan si è dunque qualificato alla fase a gironi dell'Europa League, aspettando i sorteggi di venerdì 25 agosto alle ore 13.00, dove i rossoneri saranno in prima fascia.
Come aveva annunciato Montella alla vigilia, sono stati diversi i cambi nella formazione iniziale: prima ufficiale da titolare per Alessio Romagnoli, che ha rimediato un giallo, al fianco di Bonucci e Zapata (ammonito anche lui), esordio per il giovane Zanellato a centrocampo, al fianco di Josè Mauri e Locatelli (suo il delizioso assist per Cutrone nell'azione del gol). Davanti a fianco di Cutrone, André Silva. In porta Storari e sulle fasce Calabria e Antonelli. La gara non è mai stata in discussione, tanto meno il passaggio del turno. Il 3-5-2 di Montella ha funzionato bene, ma non benissimo. il Milan ha lasciato spesso il pallino del gioco in mano agli avversari, e in un paio di occasioni ci ha pensato Storari a salvare il risultato, soprattutto dopo uno svarione difensivo nella ripresa. Serviranno test più impegnativi per una decisione definitiva sul modulo da adottare, ma intanto Montella ha capito che in attacco le scelte non mancano.
LE PAROLE DI MONTELLA - Montella soddisfatto a fine gara della qualificazione, ma per un bilancio definitivo servono tempo e lavoro: «Siamo contenti dell'ottima partita - ha detto a fine gara - ora pensiamo al Cagliari, poi arriverà la sosta, per noi al momento giusto, visto che abbiamo iniziato il 3 luglio. Dopo la pausa, e fino a Natale, si giocherà ogni tre giorni. Il 3-5-2? Ancora non lo so, per ora pensiamo al modello di gioco e non al modulo. Vincere l'Europa League? Abbbiamo il potenziale per onorare tutte le competizioni, i nostri giovani stanno comprendendo il valore della maglia che indossano. E' ancora presto per capire il nostro reale valore, dipende molto anche degli avversari».