Rennes-Lazio 2-0: nessun miracolo, Inzaghi saluta l'Europa League

Sfuma l'obiettivo sedicesimi di finale per la formazione biancoceleste, stesa dalla doppietta di Gnagnon. Per i francesi, l'ex Toro Niang entra in campo a 20' dal termine e riceve l'ovazione di tutto lo stadio
Rennes-Lazio 2-0: nessun miracolo, Inzaghi saluta l'Europa League© AFPS

RENNES (Francia) - Una Lazio distratta e mai in partita cade 2-0 in casa di un Rennes per 70' privo dell'ex Toro e Milan Niang (oltre che di molti altri titolari) e saluta definitivamente l'Europa LeagueSimone Inzaghi si danna in panchina, urla, sbraita e richiama alla concentrazione i suoi, che trasmettono la sensazione di non credere realmente alla vittoria esterna del Celtic in casa del Cluj, fondamentale ai fini del passaggio ai sedicesimi, con un atteggiamento indolente ed una mole sconfinata di banali errori di natura tecnica. I giovani messi in campo da Julien Stéphan (figlio di Guy, vice di Deschamps nella Nazionale francese), dal canto loro, hanno una voglia matta di mettersi in mostra: alla fine, basta la doppietta di Gnagon al 31' ed all'87' per portare a casa il primo, inutile successo stagionale nella kermesse continentale.

Rennes-Lazio 2-0, tabellino e statistiche

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Il Rennes preme, la Lazio soffre

Il Rennes non ha ambizioni particolari, matematicamente ultimo alla luce del solo punto raccolto nei 5 precedenti incontri del girone E di Europa League, mentre la Lazio, terza a quota 6, non è totalmente padrona del proprio destino: fondamentale il successo, poi servirà un favore del Celtic, già qualificato ai sedicesimi, in Romania contro il ClujSimone Inzaghi risponde al 4-4-2 camaleontico dei francesi (4-2-3-1 in fase di possesso) applicando un turn-over ragionato, senza tuttavia snaturare il classico 3-5-2: spazio a Proto tra i pali, Bastos, Vavro ed Acerbi il terzetto difensivo, Cataldi in cabina di regia con Parolo Luis Alberto ai propri lati, Lazzari e Jony sulle corsie esterne a tutto campo ed il binomio pesante Immobile-Caicedo in avanti. Il Rennes, rivelazione in Ligue 1 (quarto in classifica con una partita in meno rispetto alla terza, il Lilla), ha la mente sgombra ed in avvio di gara il gioco espresso appare più fluido di quello degli avversari: l'italo-belga guardiano della porta biancoceleste, però, neutralizza agevolmente due conclusioni dalla distanza.

Lazio non pervenuta, il Rennes passa

Col passare dei minuti, la Lazio si scioglie, non tanto sul piano del gioco, quanto su quello agonistico: le scintille tra Luis Alberto Léa Siliki fanno da prologo al primo tentativo capitolino (l'unico della prima mezz'ora), con Parolo murato in angolo da Gnagnon. L'ex Roma Grenier, che tenta una risposta immediata, Siebatcheu, che chiede un calcio di rigore dopo essersi lasciato vistosamente cadere in area, ed il sopracitato centrocampista franco-camerunense costringono i ragazzi di Inzaghi a rinculare nuovamente nella propria metà campo. Al 25', il tecnico piacentino striglia i suoi, rei di troppi errori dettati da un approccio superficiale all'incontro, ma soli 3' dopo il Rennes costruisce un'altra palla-gol, con Gboho che non controlla nei pressi dell'area piccola. Azione-fotocopia al 31' e Gnagnon si dimostra meno clemente del compagno, battendo Proto da due passi: Les Rouge et Noir si portano meritatamente in vantaggio. Per la Lazio, incapace di una reazione e che rischia anzi di capitolare sulle sortite di un impreciso Siebatcheu e degli scatenati Grenier Gnagnon, è la 18ª rete subita nelle ultime 8 gare di Europa League. Il primo tempo volge al termine con uno doppio regalo della difesa biancoceleste che porta alle conclusioni di Léa Siliki (alto) e Da Cunha (fuori di un soffio).

Lazio-Rennes, vince il nervosismo. Gnagnon fa doppietta

Pronti, via e il nervosismo prende in mano le redini del gioco: ammonito Nyamsi, nel frattempo il Cluj passa in vantaggio sul Celtic, stroncando di fatto le residue speranze di qualificazione della Lazio, segue l'alterco tra Jony e Léa Siliki, graziati entrambi, Luis Alberto e Salin, invece, al termine di una rissa, pagano per tutti e finiscono sul tabellino dei cattivi dell'arbitro JovanovicInzaghi richiama accanto a sé lo spagnolo, gettando nella mischia Berisha (59'), quindi è il turno di Adekanye per Immobile (68'), Niang per Siebatcheu (70') ed il baby fenomeno Camavinga per Léa Siliki (74') nelle fila transalpine, segue l'esordio assoluto di Falbo per un malconcio Vavro (75'). I biancocelesti, nonostante il raddoppio dei rumeni sugli scozzesi allo Stadionul Dr. Constantin R?dulescu di Cluj-Napoca, trovano due minuti più tardi la prima occasione della ripresa, la seconda della partita: sugli sviluppi di un corner, è fuori misura la deviazione aerea di Parolo. Mentre nel Rennes fa il proprio ingresso in campo anche Del Castillo in luogo di Da Cunha (77'), l'ovazione del Roazhon Park accompagna ogni pallone toccato da Niang. All'82', Proto si supera sul mancino di Tait, sessanta secondi dopo rimedia il giallo anche Jony, dopo le ennesime scintille, stavolta con Boey protagonista, fino ad una buona occasione non sfruttata da Parolo (86'), l'ultimo ad arrendersi in casa Lazio: capovolgimento di fronte, amnesia di Lazzari, Proto si oppone ancora a Tait, ma non può nulla sul tap-in di Gnagnon (87'), prima storica doppietta in carriera per il difensore centrale franco-ivoriano di proprietà del Siviglia. L'ammonizione rimediata da Cataldi, diffidato e che salterà così il primo match continentale della prossima stagione, chiude un match di fatto terminato da tempo. I ragazzi di Inzaghi salutano l'Europa League nel peggiore dei modi.

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